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Una baia incantata e gremita, uno scenario unico al mondo, un Carnevale sull’acqua che coniuga fede e folklore, cultura e anima popolare. E lo spettacolo piromusicale che ha coinvolto, come mai era accaduto, il Castello Aragonese, prima dell’incendio simulato – in memoria degli antichi attacchi dei Saraceni - che ha affascinato le migliaia di persone accorse, come ogni anno, ad assistere all’evento dell’estate ischitana.

L’ottantaduesima edizione della Festa a mare agli scogli di Sant’Anna ha incoronato la barca “I più fiori di Aenaria”, ispirata al testo inedito del cantautore Vinicio Capossela e allestita dal Comitato San Giovan Giuseppe per il Borgo di Celsa, l’antica denominazione di Ischia Ponte. Un trionfo di luci e colori, nel segno di una lunga serata di spettacolo sotto la direzione artistica di Salvatore Ronga e con la conduzione dell’attrice Lucianna De Falco e con il marchio del Dipartimento Turismo del Comune di Ischia, guidato dall’assessore Giosué Mazzella, coadiuvato dal consigliere Luigi Di Vaia.

Quattro barche in gara di alto profilo, tre installazioni artistiche che galleggeranno sull’acqua, sul Castello Aragonese le suggestioni di un video artista di fama, Matthew Watkins, il brio della conduzione dell’attrice Lucianna De Falco, isolana doc. E ancora: musica e canto, luci e colori, natura e cultura. Tutto in una baia, tutto in una notte.

E’ tutto pronto per l’ottantaduesima edizione della Festa a mare agli scogli di Sant’Anna, l’evento clou dell’estate isolana, anticipato quest’anno da una lunga e affollata vigilia di eventi alla scoperta di un luogo carico di significati e bellezza. E lo sarà ancor di più nella serata di domani, sabato 26 luglio, quando gli occhi di tutti – migliaia di persone, ischitani e turisti, uniti in un abbraccio collettivo – saranno puntati sulla baia, un palcoscenico naturale che vedrà sfilare le quattro barche in concorso, rappresentative di quattro forti identità territoriali e costruite con l’ausilio di alcuni tutor.

Metti un campo di calcio a due passi dal mare. Nel cuore di Ischia Ponte, a ridosso della baia che domani, sabato 26 luglio, si illuminerà per l’ottantaduesima edizione della Festa a mare agli Scogli di Sant’Anna.

A metà tra una riuscita rievocazione storica e un momento ludico appassionante e affollato, nel cuore delle manifestazioni ischitane ha preso forma “Football sul mare”, l’agguerrito torneo di street soccer nel quale i quattro gruppi di costruttori di barche, rappresentativi di altrettante identità territoriali, si sono contesi l’ordine di sfilata dei loro carri allegorici. Il piazzale delle Alghe, cuore pulsante dell’antico Borgo di Celsa, è così tornato indietro di quasi un secolo, quando – come racconta Antonio Venci in “Guida dell’Isola d’Ischia” «il mare oltrepassato la cosiddetta Pietra di Rienzo e invasa la Corteglia, tentava inoltrarsi tra le case, a garanzia delle quali si provvide con ricolmo e scogliera, ottenendo in tal modo una piazza spaziosa in cui i giovani si trattengono spesso ad una partita di foot-ball». Una tradizione recuperata già negli anni Cinquanta da Gianni Lauro, in arte “Sparaspilli”, che chiamò a raccolta le vecchie glorie del 1922 dando vita alla partita Pro Conigli e Pescicani. Ogni lunedì in albis centinaia di persone accorrevano allo “Stadio delle Alghe”, perché, così come riportato sui manifesti dell’epoca “l’entrata è gratis e quando gli ischitani sentono gratis non desistono mai”. Le squadre partivano dal Palazzo del Orologio, in testa al corteo la “Ndrezzata” e a seguire i due tenori Sorice e Mastu Giorgio e’ Francisco u’ Sargente che cantavano “‘O surdato ‘nnammurato”. Sulla tribuna d’ onore – “Ngoppe u’ muraglione” – le autorità religiose, civili e militari. Alla fine i gol non venivano contati e il tutto terminava in una grande festa.

COSA CI SARA’

Anche la letteratura non poteva essere insensibile al fascino della Festa a mare agli scogli di Sant’Anna, che si rinnova a Ischia nell’intensa ottantaduesima edizione iniziata nel segno di momenti ludici e popolari e di “focus” sui luoghi di unica baia unica al mondo. Luoghi che sono finiti nell’ultimo romanzo di Maurizio de Giovanni, “In fondo al cuore”, nel quale le imprese del commissario Ricciardi si intrecceranno proprio con l’evento clou dell’estate isolana. Nel cuore della storia, l’apprezzato giallista napoletano racconta di come le bambine della colonia estiva del Pio Monte della Misericordia partecipino alla realizzazione del pannello ricamato per la Festa di Sant’Anna, mentre «i maschietti procedono nella costruzione della struttura in legno, anche se sembra che siano indietro».

970 atleti provenienti da 47 nazioni che si sono sfidati in 33 discipline olimpiche, cercando di dare il massimo di se stessi; tutto questo sono stati gli Allianz Sports 2014 a Zurigo, le Olimpiadi di Allianz che ogni 4 anni mette in competizioni i suoi migliori atleti dopo mesi di qualificazioni. Gli Allianz Sports ebbero inizio nel 1990 e da allora ogni quattro anni l’evento si ripete con lo spirito competitivo e i forti valori che da sempre contraddistinguono l’azione di Allianz nel mondo. 250 medaglie assegnata con l’Italia che si è classificata terza nel medagliere dietro la Germania e mettendo alle spalle nazioni come la Francia la Gran Bretagna  l’Australia e Stati Uniti. Gli atleti isolani Gabriele Scotti e Michelangelo Di Maio hanno fatto parte della squadra italiana di atletica leggera, ottenendo dei buoni riscontri sportivi. Gabriele ha disputato le semifinali dei 100 metri e la finale della staffetta 4 x 100 metri, arrivando quarti per pochi centesimi. Michelangelo ha disputato la finale dei 5.000 su pista  classificandosi nono e la mezza maratona svoltasi su un percorso sterrato e con diversi saliscendi classificandosi settimo.

Una lunga vigilia, impreziosita da convegni e conferenze, momenti ludici e popolari, un continuo intrecciarsi tra cultura e tradizione, condurrà alla ottantaduesima edizione della Festa a mare agli scogli di Sant’Anna

Un’edizione che porterà al centro della narrazione le barche allegoriche, ispirate ai temi di Vinicio Capossela, Erri De Luca, Elio Marchegiani e Andrej Longo e realizzate da quattro gruppi legati ad altrettante identità territoriali, affiancati nella costruzione da una serie di tutor.

Curzio Malaparte (1898-1957) aveva una sua concezione della Storia. Diceva che tutto quanto accade è inevitabile perché è accaduto. Inutile discutere su quello che “non” doveva accadere. Possiamo soltanto spiegarci perché è accaduto ma non possiamo modificarlo. L’accaduto era inevitabile perché questo era il contesto storico dell’avvenimento, il sistema della prassi corrente, la qualità degli uomini.

La triste storia dell’ex-albergo Stefania di Casamicciola adibito a Centro di Salute Mentale con annessi uffici amministrativi dell’organizzazione sanitaria della Regione Campania e le proteste dei cittadini perfino l’urlo di dolore del Vescovo d’Ischia, Mons. Pietro Lagnese, per il modo con il quale venivano trattati i 10 ricoverati trasferiti da Villa Orizzonte a Barano quasi come una deportazione coatta rientra nei casi di “inevitabilità della Storia”.

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