Ischia News ed Eventi - Rubriche

Il problema di un nuovo assetto istituzionale di Napoli e della sua Provincia alla luce delle trasformazioni economiche e sociali sta sul tappeto almeno da vent’anni e cioè almeno dalla approvazione della legge n. 142/90 sull’ordinamento delle Autonomie Locali – detta Legge Gava dal nome dell’allora Ministro degli Interni Antonio Gava. La nuova legge sulle Autonomie Locali era attesa dagli amministratori dei Comuni e delle Province da anni perché emergeva chiaramente nella pratica di governo locale la non adeguatezza della vecchia legge del 1934.

Il "Patrimonio Sacro" dell'isola d'Ischia costituito da almeno 75 chiese sparse su un territorio di appena 46 Kmq la gran parte costruite nel XVII e XVIII secolo costituisce elemento fondamentale ed imprescindibile per il consolidamento della matura economica turistica dell'isola e per quello che viene definito lo "sviluppo sostenibile".

Se si riflette sulla strada percorsa dal “riformismo italiano” in questi ultimi 40 e più anni con i necessari riflessi alla nostra realtà dell’isola d’Ischia emerge un quadro preoccupante.

Alla metà degli anni ‘60 del ‘900 il dibattito politico era fertile con nette contrapposizioni idelogiche. Nasceva il “centro-sinistra” visto come “incontro storico” tra i democristiani (dc) ed i socialisti (psi) e si rompeva l’unità delle sinistre (psi-pci) che per vent’anni aveva  caratterizzato la “competizione” dei socialisti e dei comunisti del movimento operaio.

Ci sono da anni, troppi, ciò che possiamo chiamare i “problemi perpetui” dell’isola d’Ischia. Stanno sul tappeto da tanto  tempo che un’intera generazione è stata sciupata nel solo compito di raccontarli. Così è diventata vecchia o anziana senza essere mai stata matura. L’esempio più emblematico è quello della Pianificazione Territoriale. Sarebbe dovuto partire nel 1968, 42 anni fa, un anno dopo la Legge-Ponte. I Comuni avrebbero dovuto avere un Piano Regolatore Generale (PRG) che non solo stabilisse dove e quando costruire ma anche prevedere le risorse finanziare per uno “sviluppo economico” ed ecco perché il Piano Regolatore era detto “Generale” tanto da prevedere “programmi pluriennali di attuazione”.

Pubblichiamo in altra parte del giornale il comunicato dell’ACAP – Associazione Cabotaggio Armatori Partenopei – con il quale viene annunciato con effetto immediato da venerdì 22 aprile, inizio del week end di Pasqua e quindi inizio della buona stagione turistica, l’aumento delle tariffe per il trasporto marittimo nel Golfo di Napoli sia per i residenti che per i turisti.

Il Movimento per il Comune Unico dell’isola d’Ischia, costituito attraverso Facebook e che ha raggiunto in poco meno di tre mesi circa 1000 aderenti, sta sviluppando attraverso la rete un ampio dibattito contenutistico non solo sui vantaggi che l’unificazione amministrativa dell’isola porterebbe alla sua economia turistica  ed alla sua società civile senza che alcuna Comunità locale  perda l’identità antropologica e storica ma anche di  severa critica all’attuale sistema delle Autonomie Locali delineato sia dalla Carta Costituzionale del 1948 sia dal Testo Unico  sugli Enti Locali del 2000 la  legge 142/90.

Quando siamo stati a Ponza nell'estate del 2009 Gianni Vuoso ed io, per scoprire la colonizzazione ischitana della più importante delle isole ponziane, dal 1931 facente parte della Provincia di Latina già Littoria e sottratta dopo circa due secoli alla giurisdizione della Provincia di Napoli, ci è parso naturale proporre un unico Distretto Industriale Turistico da Ponza a Capri con Ischia al centro come "Isola Madre" che abbiamo chiamato delle "Isole Napoletane".

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