Il prof. Giuseppe Luongo, professore emerito di fisica del vulcanesimo alla Federico secondo ha rilasciato la seguente dichiarazione: A Ischia tecnici e decisori politici con le loro scelte superano le più fervide immaginazioni.
Molti sapranno che Ischia è un'isola vulcanica splendida, ricca di risorse naturali proprio per la sua natura vulcanica, e di una storia civile di notevole interesse per il suo patrimonio archeologico, come unp dei più antichi approdi della colonizzazione greca.
L'Isola è anche nota per il grande terremoto del 1883, che rase al suolo la citta termale di Casamicciola e l'alluvione terribile del 1910. Purtroppo i due fenomeni si sono ripetuti, per fortuna a un livello di intensità minore di quelli del 1883 e del 1910, nel 2017 il terremoto e nel 2022 la colata di fango, producendo danni gravi e lutti. Dopo quasi 7 anni dal terremoto e 16 mesi dalla colata di fango non è ancora disponibile un piano per la riscostruzione.
Gli organi di informazione ci comunicano che per la ricostruzione Casamicciola si affiderà ad un Archistar, ma nel mentre manca il Piano. Ancora la stampa registra per ieri 18 aprile 2024 la firma del Protocollo d'Intesa tra Ministero della Cultura per il Mezzogiorno, la Regione Campania, il Commissariato Straordinario per la Ricostruzione di Casamicciola, Forio e Lacco Ameno ed i tre Comuni citati, per la definizione degli aspetti paesistici del Piano di Ricostruzione dei Comuni sopra citati.
Il Piano paesaggistico prevede l'integrazione della tutela del patrimonio culturale con le esigenze di riqualificazione del territorio, una ricostruzione rispettosa sia dei valori storici del territorio che del tessuto paesaggistico dell'isola d'Ischia. Si tratta, quindi, di realizzare un Piano di ricostruzione condiviso e sostenibile e l'ambizione dei firmatari del Protocollo è quella che il Piano di ricostruzione di Ischia possa diventare un modello per altre catastrofi.
Ci si aspetterebbe che l'intesa fosse avvenuta su un progetto per la ricostruzione, ma il piano manca e l'intesa è su ciò che è previsto da norme e regolamenti codificati. Allora cos'è questa intesa se non uno strumento per riempire in astratto il vuoto di iniziative. Parole, soltanto parole. Si discute di qualcosa difficile da definire in limiti e contenuti precisi come il paesaggio, mentre ciò di cui è noto il contenuto tecnico come un piano per la costruzione degli edifici per resistere alle sollecitazioni sismiche attese a Casamicciola e gli interventi di idraulica per mitigare il rischio idrogeologico, sono disattesi.
Una ricostruzione senza fare i conti con le caratteristiche fisiche del territorio dell'Isola sarà un fallimento, anche con l'Archistar.