Ischia News ed Eventi - Società

Qualità, brand e presenza all’estero sono i fattori di successo. Ma ora servono misure strutturali e organiche per rilanciare l’economia nazionale

Roma, 4 aprile 2012 – L’impatto della crisi. L’indagine del Censis su un campione di imprese guidate dai Cavalieri del Lavoro mostra, pur in una fase difficile, una situazione soddisfacente. Nel primo semestre del 2011, il 56% delle aziende ha incrementato il proprio volume d’affari, c’è stata una tenuta dell’occupazione (il 53,4% non ha subito variazioni degli organici) e una ripresa degli investimenti, come segnalato dal 53,4% delle aziende.

Qualità e brand, irrinunciabili fattori di successo. Il 76,8% dei Cavalieri del Lavoro interpellati segnala al primo posto, tra i maggiori fattori di competitività della propria impresa, l’elevata qualità del prodotto-servizio e la sua unicità. Segue, con il 63,4% delle opinioni raccolte, la forza del brand aziendale.

Crollo degli investimenti in opere pubbliche: -35% negli ultimi vent’anni. Il 61% degli italiani teme in futuro un Paese più congestionato. Una proposta del Censis per ridurre il conflitto sul territorio

Roma, 19 marzo 2012 – Il declino inarrestabile degli investimenti in infrastrutture. Negli ultimi vent’anni, dal 1990 al 2010, in Italia gli investimenti in opere pubbliche sono diminuiti fino agli attuali 29 miliardi di euro, con una contrazione in termini reali del 35%, a fronte di un aumento del Pil nello stesso periodo del 21,9%. La tesi corrente attribuisce il crollo degli investimenti pubblici alle indagini giudiziarie di Tangentopoli, che certamente hanno rappresentato uno shock per i principali protagonisti dei processi di realizzazione delle opere. Tuttavia, da quel 1992 si è andata esasperando la competizione per catturare risorse finanziarie pubbliche. La spesa per prestazioni sociali è così arrivata a 442,6 miliardi di euro, aumentando nello stesso periodo 1990-2010 del 397,4%. La società ha scelto di riappropriarsi individualmente delle risorse disponibili, per difendere pensioni, sanità, assistenza e ogni altro tipo di trasferimento diretto all’individuo, rinunciando al miglioramento dei beni collettivi, di cui le infrastrutture costituiscono la parte più importante e costosa. E c’è da aggiungere l’impatto dei cambiamenti demografici, in particolare gli effetti della longevità, che, pur costituendo di per sé un meccanismo positivo, finisce per indebolire la spinta a traguardare obiettivi a medio termine come il miglioramento infrastrutturale. La popolazione anziana, con 65 anni e oltre, è arrivata a contare 12,3 milioni di persone, passando dal 15,1% al 20,3% del totale.

Martin Wolf, Maria Latella, Massimo Franco e Paolo Graldi sono in vincitori della 33ma edizione del “Premio Ischia Internazionale” di Giornalismo, in programma quest'anno il 29 e 30 giugno prossimo sull' isola verde.

Lo ha deciso la giuria formata da Luigi Contu, direttore Ansa, Virman Cusenza, direttore “Il Mattino”, Marco Demarco, direttore “Corriere del Mezzogiorno”, Giuliano Giubilei v. direttore “Tg3”, Roberto Napoletano, direttore de “Il Sole 24 ore”, Antonio Martusciello, commissario “Agcom”, Giuseppe Marra, presidente dell’ “Adnkronos”, Clemente Mimun, “direttore Tg5”, Mario Orfeo, direttore "Il Messaggero", Gennaro Sanguliano v. direttore “Tg1”, Mario Sechi, direttore “Il Tempo”, Alfonso Ruffo, direttore “Il Denaro”, Sara Varetto, direttore “SKY tg24”, Antonio Verro, consigliere Cda RAI, Giovanni Maria Vian direttore de “L’Osservatore Romano” e da Carlo Gambalonga, segretario generale del premio. Martin Wolf, editorialista del ''Financial Time'' e docente all'Oxford Universitay, e' stato scelto per l'autorevolezza delle sue analisi sull'attuale situazione economica e finanziaria mondiale, Maria Latella è stata premiata per il successo ottenuto con la sua trasmissione ''L'intervista'' in onda su Sky, Massimo Franco per i suoi puntuali commenti politici dalle colonne del ''Corriere della Sera'', mentre il “Premio Ischia alla carriera” e' stato assegnato a Paolo Graldi, gia' direttore de'' Il Mattino'' e de ''Il Messaggero''.

Con l’invito a partecipare allo sciopero del 9 marzo a Roma indetto dalla Fiom

Un manifesto particolarmente incisivo è stato diffuso dal PMLI, a livello nazionale, per l’8 marzo. E con esso, un documento che i marxisti-leninisti dell’isola distribuiranno giovedì 8 marzo nella Piazzetta San Girolamo, per augurare “Buon 8 Marzo a tutte le masse femminili sfruttate e oppresse in Italia, in Europa e nel mondo intero” ed in particolare,  a quelle che si stanno battendo nelle piazze come le lavoratrici e le donne della Grecia, alle donne della Val di Susa, alle Mamme Vulcaniche, uno dei movimenti di massa più combattivo e agguerrito della Campania e d'Italia”.

Ciao Don Franco,
oggi il sole splende nel cielo quasi ad accompagnarti in questo tuo ultimo giorno sulla terra. Ma in questa giornata di sole il Nostro cuore è triste perchè ti abbiamo perso. Abbiamo perso il nostro Pastore, il nosto Amico, il nostro Padre, la persona che ci ha accompagnato nella nostra crescita spirituale. Nella tua ultima omelia, il 06 gennaio, stanco e affaticato hai ricordato i tempi passati con malinconia, quei tempi passati sono i nostri ricordi di un'infanzia vissuta nella fede, nella preghiera e nella vicinanza a Gesù. Tu ci hai guidato e oggi noi perdiamo la nostra Guida.

Sabato 25 febbraio 2012 alle ore 11 in Piazza della Marina a Casamicciola inizierà la campagna di diffusione del documento di proposta del Movimento per una Riscossa Civile di Casamicciola che ha come promotori Antonio Pisani, Antonio Carotenuto, Giuseppe Mazzella, Giuseppe Castagna e Giovanni Di Costanzo.

In merito alle dichiarazioni rilasciate dal sig. Maltese in data 26/01/2012, Alilauro intende chiarire che nessun comandante è stato mai licenziato dall’azienda “per essersi macchiato di interruzione di pubblico servizio”, per cui tali affermazioni non solo sono prive di fondamento e, per stessa ammissione del sig. Maltese, di conoscenza dei fatti, ma inducono a ritenere che dietro esse, al contrario di quanto
affermato dallo stesso Maltese, ci sia solo forte acredine nei confronti dell’azienda o, se non altro, di chi la rappresenta.

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