...l’invito è rivolto a tutti! ai Sindaci, anzitutto, in uno con gli Assessori e la loro maggioranza consiliare ed i Consiglieri di opposizione; alle forze associative culturali, politiche, sindacali e di categoria; al mondo del pendolarismo ed alla gente comune. E naturalmente ai giornalisti.
E’ opportuno incontrarci!
Il momento è particolarmente delicato sia per contrastare gli “spropositi“ che animano costantemente le linee politiche dell’Assessorato regionale ai trasporti (ultime notizie pare siano quelle d’impugnare davanti al Consiglio di Stato il provvedimento del TAR che annulla la gara per la privatizzazione e di mettere a gara alcune linee senza ancora fissare un condiviso piano dei servizi essenziali) e sia per tentare di uniformare le linee politiche di chi occupa posti di responsabilità sulle isole e fuori di esse. Occorre ancora una volta rispondere all’appello di Autmare per evitare che scelte capestro vengano prese sulla pelle dei cittadini delle isole.
I collegamenti marittimi cadenzano al positivo o al negativo la nostra vita e trascurali o peggio ancora demandare le scelte da fare a chi, sulla terraferma, vive le problematiche della mobilità degli isolani e dei pendolari con una filosofia solo cattedratica è da suicida e da irresponsabili.
Oggi più che mai ogni alleanza è buona sia per continuare l’ardua lotta contro la privatizzazione della Caremar, sia per liberalizzare il mercato condizionato da Cartelli che tendono a consolidarsi estromettendo dal confronto commerciale chi non si adatta al gioco della vigente intesa armatoriale. Ogni alleanza che va nella dichiarata direzione è giusta ed è auspicabile!
Autmare, in questa sua ottica di sempre, sollecita ancora una volta alla mobilità popolare e chiede a tutti di farsi parte diligente perché i loro referenti istituzionali e sindacali si adoperino per aprire anzitutto spazi di democrazia e di confronto; e non esclude la partecipazione o, ove le condizioni lo determinano, la creazione di momenti di mobilitazione per rumorosi appuntamenti a Napoli e/o a Roma, nelle piazze e nei luoghi ove la burocrazia e sedicenti politici cercano di contrabbandare i propri interessi come atti di responsabilità nei confronti dei cittadini delle isole.
E’ l’ora della presenza e del dialogo, per confrontarci e per assumere insieme le decisioni da prendere pel nostro futuro nel campo della mobilità!
E l’appello va anche oltre le problematiche marittime perché una giusta intesa si apra anche sul più ampio settore del TPL di cui il mare è parte. E’ l’ora della proposta, della diffida e della lotta perché ci vengano garantiti con la democrazia e la partecipazione i servizi di cui le comunità isolane hanno bisogno. Ed è anche l’ora di isolare chi continua a fare i propri giochi politici sulla nostra pelle!