Ischia News ed Eventi - Arte

Museo Civico di Casamicciola Terme

Osservatorio Geofisico 1885

sulla collina della Gran Sentinella

MUSEO E MEMORIA

Mercoledì 18 maggio 2011 in tutto il mondo ICOM, l’Associazione che raggruppa tutte le realtà museali, promuove la Giornata internazionale dei Musei. Il tema di quest’anno è “Museo e Memoria” e sarà anche affrontato presso il Museo Civico di Casamicciola Terme. Infatti presso l’Osservatorio Geofisico 1885 sulla collina della Gran Sentinella sono previsti una serie di incontri volti proprio a sottolineare l’importanza dei luoghi della cultura in relazione alla valorizzazione e promozione della memoria storica del territorio.

La campagna per il restauro degli affreschi alla Torre Guevara a Cartaromana: un’occasione per rilanciare il “polo museale” dell’isola d’Ischia.

Il FAI – Fondo Ambiente Italia, la meritoria associazione no profit che  da anni è impegnata nella salvaguardia e valorizzazione del patrimonio nazionale incommensurabile del nostro “Bel Paese” organizza proprio in occasione dell’equinozio di primavera nella prima domenica disponibile una giornata di primavera in cui è possibile vedere tantissimi monumenti, salvati e curati dai volontari del FAI, in tutta Italia.

In occasione della XIX giornata di Primavera gli aderenti al Circolo Sadoul di Ischia che da 34 anni si impegnano nella diffusione della Cultura e per la Valorizzazione del patrimonio artistico e storico dell’isola d’Ischia hanno voluto  permettere a tutti di poter visitare la Torre di Guevara a Cartaromana dove è in atto una campagna di restauro degli affreschi da parte dell’'Accademia di Belle Arti di Dresda per iniziativa dello stesso Circolo Georges Sadoul.

L’Istituto Europeo del Restauro, con sede presso il Castello Aragonese nell’Isola di Ischia, costituisce un polo per il settore del restauro e della conservazione dei Beni Culturali che opera nel campo della formazione, ricerca e specializzazione professionale.

Un punto di riferimento internazionale che nasce dall’intesa e dalla collaborazione di importanti partners che ne accrescono le potenzialità scientifiche e culturali: il Centro di Riflettografia I.R. e Diagnostica per i Beni Culturali della Università degli Studi di Milano, il Centro per la Protezione dei Beni Culturali dagli Organismi Dannosi della Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e Cremona, l’Institut für Museumskunde Konservierung und Restaurierung von Gemälden und gefassten Skulpturen della Staatliche Akademie Der Bildenden Kunste di Stoccarda, il Centro Universitario per le Datazioni Università Milano Bicocca, il Centro Regionale di Competenza per lo Sviluppo e il Trasferimento dell’Innovazione Applicata ai Beni Culturali e Ambientali di Pozzuoli.

“A mascarata”, “Ndrizzata” “A vattute e ll’astreche” costituivano le principali danze popolari legati a momenti della vita della comunità ischitana oggi divenuta danza folkloristica grazie alla nascita di gruppi specializzati.

All'improvviso, uno scopre - o, meglio ancora, conferma - qualcosa che sempre aveva intuito: l'arte come patria. E, nel mio caso, come patria mediterranea. Luce, colori, linee, forme, sentimento di esaltazione, vitalità esuberante, storia, sensualità, cultura, invece, dei vincoli giuridici storici ed affettivi che ordinano come nazione la terra dove si nasce. Perché noi mediterranei non nasciamo in un luogo, città o paese, nasciamo in un sentimento, in una sensazione, in una cultura, in una forma di essere, in una filosofia che non ha più legge che quella dell'anima che, colma di sensualità, di creatività e di colori, dà vita ad un'arte di forme e di luci, che sentiamo - più che comprendiamo - e con la quale vibriamo perché è la nostra, la manifestazione esterna della nostra vita, della nostra patria. E, così, è indifferente dipingere in Almeria - come facevano "Los Indalianos" (gruppo di pittori spagnoli, creato in Almeria, nel 1945 da Jesùs de Perceval, n.d.t.) - che in Alessandria, noi Cicladi o in Ischia, come fa Mario Mazzella: la patria sempre è la stessa.

La terracotta e la ceramica fanno la storia dell’umanità; nata quasi per caso, quando l’uomo primitivo avvicinò dei pezzi di fango al fuoco.

La parola ceramica deriva dal greco kéramos (vaso di creta) e indica manufatti in argilla cotti al fuoco. La terracotta è una delle prime espressioni dell’attività manuali dell’uomo, la sua lavorazione ha uno studio di oltre 35.000 anni, provato da reperti ritrovati (cocci e frammenti) negli anni, si evince l’evoluzione dell’uomo e del suo popolo.

L'esperienza artistica di Taki si muove tra Egeo e Tirreno, si sviluppa e si consolida tra questi due mari; due isole, due terre che hanno in comune tanto ma, soprattutto, emblematico un fiore: la rosa.

Rodi, l'isola delle rose, e Forio che porta nel suo gonfalone una rosa. Due posti di mare, una stessa cultura che data millenni, legata alla vite ed all'ulivo ma ancor più presente nella gente coi loro volti cotti dal sole e dalla salsedine; popoli accomunati nel senso innato dell'ospitalità; educati nella ritualità del gesto, ad accogliere chi viene dal mare per trovarvi porto.

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