Lettera aperta all’Amministratore Delegato di Intesa Sanpaolo, prof. Carlo Messina
di Giuseppe Mazzella, giornalista, direttore de Il Continente
Egregio Prof. Messina,
assisto, come cittadino storico di Casamicciola nell’isola d’Ischia, alla chiusura della filiale del Banco di Napoli in piazza della Marina. Lei conoscerà certamente Casamicciola almeno per la celebre espressione di Eduardo De Filippo: “succede Casamicciola”, simbolo di tragedia e caos dopo il terribile terremoto del 28 luglio 1883, che causò 3.333 morti.
Il Banco di Napoli, fondato nel 1539, non esiste più da oltre venti anni, assorbito dal gruppo Intesa Sanpaolo con sede principale a Torino. Per i napoletani e i meridionalisti come chi scrive, questo ha il sapore simbolico di consegnare il Sud ai piemontesi, come nel 1860.
Non solo la filiale è stata chiusa e smantellata fisicamente, ma anche il bancomat, ultimo residuo, non funziona. Questo servizio era l’unico utile ai viaggiatori e ai turisti del nascente porto commerciale e turistico, attivo da 65 anni e secondo scalo marittimo dell’isola. I dati statistici sono facilmente reperibili presso l’Ufficio Marittimo locale.
Il fatto, oltre a suscitare enorme tristezza personale, è indicativo di un abbandono concreto e formale di quella che era la più importante fondazione bancaria del Sud, in un’area colpita nuovamente dai disastri naturali del 21 agosto 2017 e del 26 novembre 2022. Numeri e dati su vite umane, distruzione di case, attività alberghiere e commerciali, sono facilmente reperibili e testimoniano l’urgenza di un impegno serio per la comunità.
La chiusura di uno sportello storico in un Comune già gravemente ferito colpisce non solo il cuore, ma anche la mente di chi vi abita. È percepita come abbandono, mancanza di convenienza a restare e disimpegno rispetto a un’opera complessa di “ricostruzione” su cui è impegnato il Governo della Repubblica tramite il Commissario Straordinario Giovanni Legnini.
Il Commissario, operando al limite dell’impossibile, ha firmato il 10 ottobre 2025 un contratto di progetto da 60 milioni di euro con la Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa, rappresentata da Carlo Monticelli, per cofinanziare interventi infrastrutturali e strutturali per la riqualificazione dell’intera Ischia. Inoltre, il 28 ottobre, il presidente uscente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha presentato al Gran Hotel Regina Isabella un piano completo e dettagliato di ricostruzione urbanistica dell’isola, i cui dati sono facilmente reperibili presso i suoi uffici.
Alla luce di tutto ciò, come può conciliarsi con la “ricostruzione” la chiusura dell’unico sportello bancario di Casamicciola? Non avrebbe dovuto questo sportello ampliare la propria missione e concorrere, insieme a Invitalia, a una ricostruzione economica e sociale, molto più complessa della semplice ricostruzione materiale?
Le rivolgo queste domande, sperando in una risposta pubblica, da vecchio meridionalista e cittadino che crede nella forza della parola e dell’azione.
Casamicciola, 30 ottobre 2025
Giuseppe Mazzella – Il Continente
