Ischia News ed Eventi - Ipomea dieci anni e non li dimostra...

Ipomea dieci anni e non li dimostra...

Case e Giardini
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Tempi strani quelli nostri: in essi la natura, il verde, il giardino, insieme alla questione ecologica e paesaggistica, godono di un successo massmediale per cui sembrano aver acquisito attualità. Si sono moltiplicate le riviste, i convegni, le fiere a ciò dedicati. Ma come si sa, occorre diffidare dalle apparenze. Il giardino, il verde, il paesaggio, la natura sono solo tornati di moda e come tali 'consumati'. Fanno 'tendenza' come si suol dire in un modo in cui la dimensione estetica la ricerca di immagine sono diventati valori da spendere sul mercato. E oggi il mercato offre uníinfinita quantità di piante e fiori provenienti dalle più diverse parti del mondo: di qui le effimere mode di un fiore o di un albero che durano lo spazio di un mattino e che non tengono conto del contesto ambientale. Non è cosi che si costruiscono i giardini e si ristrutturano i paesaggi, e non è cosi che la natura torna a coniugarsi con le nostre metropoli e le nostre case.

E questo va particolarmente detto e ricordato nel nostro paese che, certo, vanta una straordinaria tradizione di giardini e ne è anche ricco, ma tale ricchezza è pari alla trascuranza e incuria di cui giardini e paesaggi sono stati e sono ancora oggetto. Incendi dolosi del patrimonio forestale, alberi monchi nelle metropoli, nei giardini condominiali, giardini e parchi contenitori di eventi e spettacolarizzazioni del verde sono la realtà in cui ci troviamo a vivere.» con questa consapevolezza che Ipomea del Negombo, la mostra mercato di piante rare ed inconsuete della fascia temperata calda, nell'isola di Ischia, giunta alla sua decima edizione, promuove líincontro di diversi operatori e appassionati del settore: cultori di piante rare, di quelle in estinzione, artigiani che recuperano le arti tradizionali, artisti che lavorano con la natura, coltivatori delle piante acclimatabili nella macchia mediterranea, il mondo dei Lepidotteri in dialogo costante con la natura.

Opera in connessione e partecipazione con l'Orto Botanico di Napoli, una presenza tutta da riscoprire e valorizzare. E accompagna tale mostra con conferenze e dibattiti sulla qualià del giardino e del paesaggio non solo in Italia ma nel mondo. E vuole con essa anche far vivere ai visitatori la dimensione della cultura del naturale che è insieme antica e attualissima. Risponde a quel bisogno di un tempo rallentato, di qualità della vita e di bellezza, di cui il nostro paese è da sempre portatore e che si presenta oggi come la domanda della contemporaneità. La mostra si svolge in un luogo ìedenicoî il parco idrotermale del Negombo che di anno in anno si sta configurando come giardino dellíarte, il paesaggista Ermanno Casasco vi ha introdotto líîArco in cieloî di Arnaldo Pomodoro, lo ìStraleî di Lucio Del Pezzo, 'Gli Occhi di Nesti e di Neri' di Laura Panno, e il 'Volo' di Giuseppe Maraniello come parte integrante di un'arte del paesaggio in cui líopera díarte non vi è semplicemente collocata, ma ne fa parte integrante. Il giardino è l'emblema dell'abitare nel segno della bellezza. Per questo Ipomea del Negombo vuol stimolare una nuova sensibilità e un nuovo atteggiamento di affezione e responsabilità verso la natura e il territorio a cui possono dare un contributo fondamentale le collaborazione che di anno in anno vengono concordate con gli Orti Botanici con Seminari di approfondimento e Mostre.

I seminari

La storia di Ipomoea imperati dal suo primo ritrovamento ad oggi
a cura del Prof. Paolo De Luca
sabato 19 maggio 2012 alle ore 17.00

La pianta oggi chiamata Ipomoea imperati, caratteristica delle spiagge marine subtropicali, non risulta tra le tante specie citate dai botanici dellíantichità. Essa è riportata in opere del 1500 per alcune spiagge del Mar Mediterraneo e viene chiamata con nomi prelinneani, oggi non utilizzati nel mondo scientifico. Nel 1787 Petagna ritrovò questa specie sulla spiaggia di Coroglio e le diede il nome di Convolvulus sinuatus. Un anno dopo Domenico Cirillo riportò lo stesso ritrovamento e diede alla pianta il nome di Convolvulus stolonifer. Nel 1791 Gmelin attribuì correttamente la pianta al genere Ipomoea, attribuendola alla specie stolonifera. Nel 1983 La Valva e Sabato attribuirono alla pianta il nome di Ipomoea imperati, oggi comunemente accettato. Questa specie fu rinvenuta successivamente sulla spiaggia di San Montano ad Ischia ed in altre spiagge del Mediterraneo: si tratta sempre della stessa pianta, munita di lunghi stoloni, con foglie dalla lamina ellittica, cuoriforme alla base; i suoi fiori sono sempre bianchi, con uníarea gialla al centro. Negli ultimi anni i botanici napoletani hanno effettuato una serie di studi sul DNA di campioni europei, africani ed americani, in piante da loro raccolte ed in piante essiccate ricevute dai maggiori erbari del mondo, al fine di verificare le affinità tra le varie popolazioni e di comprendere se le popolazioni del Mediterraneo siano preesistenti o meno alla scoperta dellíAmerica.

Paolo De Luca è professore Ordinario di Botanica Generale e Direttore dellíOrto Botanico di Napoli dellíUniversità degli Studi di Napoli Federico II.

La nomenclatura botanica
a cura del Prof. Aldo Moretti
sabato 19 maggio 2012 alle ore 18.30

I nomi scientifici delle piante hanno sempre rappresentato un argomento ostico per qualsiasi studioso di botanica, a volte anche per gli stessi botanici accademici. L'uso della lingua latina, regole ferree da rispettare nella proposta di nuovi nomi, la procedura da seguire nel riportare i nomi degli autori che per la prima volta descrivono e propongono una nuova specie, líattribuzione delle specie alle varie categorie tassonomiche, ed ancora, la verifica dell'esistenza di 'sinonimi', la preparazione dei 'campioni di erbario', il riferimento ai 'tipi' (campioni di piante di sicura origine e determinazione), ecc. contribuiscono a rendere la ìnomenclatura botanicaî una disciplina molto complessa e specifica nell'ambito delle scienze botaniche. Tutte queste indicazioni, da rispettare rigidamente, sono compendiate e regolate nel 'Codice Internazionale di Nomenclatura Botanica', al quale qualsiasi botanico, e specificamente i tassonomi, devono far riferimento, ponendo attenzione ai suoi continui aggiornamenti.

Aldo Moretti è Professore Ordinario di Botanica Sistematica dellíUniversità degli Studi di Napoli Federico II.

Gli eventi

Mostra mercato e degustazione del peperoncino piccante ed ornamentale
a cura di Azienda Alba
da venerdì 18 maggio fino a domenica 20 maggio 2012

Continua la fortunata esplorazione sulle nuove varietà di peperoncino piccante dal mondo. La novità di questíanno sarà, oltre la grande esposizione e vendita, la possibilità di degustazione del peperoncino. Torna a grande richiesta anche il famoso Naga Morich, cosiderato il peperoncino più piccante del mondo. Saranno disponibili buona parte delle ben 400 varietà coltivate, di diverse forme, colori e grado di piccantezza. Alcune provengono da diverse collezioni mondiali, ma la maggior parte di quelle ornamentali sono frutto delle selezioni operate dal Dr. Mario Dadomo in collaborazione con l'Azienda Alba di Venturi Paolo.

The Butterfly House: la voce delle farfalle
serra con farfalle vive, tra cui l'esemplare più grande al mondo!
a cura di Antonio festa
da mercoledì 16 maggio fino a domenica 20 maggio 2012

Eccezionalmente la sola mostra delle farfalle sarà visitabile da mercoledì 16 fino a domenica 20 maggio 2012. Per la prima volta in esposizione ad Ischia sarà presente la rara e bellissima 'Attacus atlas', che con la sua apertura alare di quasi trenta centimetri si classifica come la farfalla più grande del mondo. Insieme a questo eccezionale lepidottero, la spazio sarà mirabilmente adoperato da altre variopinte e particolari farfalle tropicali: líIdea leuconoe delle Filippine, 'l'aquilone di carta' per la leggiadria quasi ipnotica del suo volo, la Morpho peleides del Costa Rica dalle fantastiche ali di uno sgargiante blu metallizzato, la Papilio palinurus screziate di verde smeraldo, la Caligo eurilochus, che per via dei suoi occhi perfettamente disegnati sulle ali viene chiamata anche ìfarfalla civettaî. Un ambiente edenico con bruchi, bozzoli, crisalidi, dove volano davanti agli occhi esemplari di ogni forma e colore. Un'esperienza emozionante ed educativa sulla biodiversità nel mondo dei lepidotteri.

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the butterfly house
la voce delle farfalle
a cura di Antonio Festa

Dal 16 al 20 di maggio sarà possibile vedere con i propri occhi alcuni dei più belli esemplari di farfalle esistenti, che volano vive allíinterno di una serra voliera di oltre 40 metri quadri. Uníesperienza emozionante ed educativa sia per i grandi che per i bambini, una lezione affascinante sulla biodiversità e sul mondo dei lepidotteri. Il pezzo forte dell'esposizione sarà la rara e bellissima 'Attacus atlas', che con la sua apertura alare di quasi trenta centimetri si classifica come la farfalla più grande del mondo: per la prima volta in esposizione ad Ischia. La spazio della butterfly house sarà mirabilmente adoperato dalle variopinte farfalle tropicali con le loro planate; si vedrà come questi insetti si nutrono, si corteggiano, si accoppiano e come spesso si posano delicatamente sul volto, sulle mani o sugli indumenti dei visitatori. In questo ambiente tropicale si avrà quindi la sensazione di trovarsi nell'Eden, vedendo volare davanti agli occhi l'Idea leuconoe delle Filippine, 'l'aquilone di carta' per la leggiadria quasi ipnotica del suo volo, la Morpho peleides del Costa Rica dalle fantastiche ali di uno sgargiante blu metallizzato, la Papilio palinurus screziate di verde smeraldo, la Caligo eurilochus, che per via dei suoi occhi perfettamente disegnati sulle ali viene chiamata anche 'farfalla civetta'. Senza dimenticare líAttacus atlas, che sulle sue enormi ali ha un complesso disegno che líha fatta soprannominare anche 'farfalla cobra'. Le farfalle potranno essere osservate sia dal vivo che sotto forma di uovo, di bruchi intenti a nutrirsi o a tessere il bozzolo di seta, di crisalidi in incubazione che potranno regalare líimpagabile e magico spettacolo di schiudersi di fronte ai visitatori. Esperienze reali e sensazioni uniche e irripetibili da non perdere. L'apertura sarà il 16 maggio 2012 dalle 09:00 alle 13:00, e dalle 14.00 alle 19.00. Le partenze per le visite guidate saranno organizzate ogni volta che si forma un gruppo. Gli orari di partenza comunque saranno esposti presso la biglietteria del giardino. Le modalit‡ di partecipazione saranno di due tipi:
- visita guidata per scolaresche (obbligo di prenotazione)
- visita singola
Solo le scuole hanno obbligo di prenotazione, mentre i singoli dovranno attendere la partenza dei gruppi agli orari prestabiliti. Il costo previsto per le scuole è di €2,00 a studente, con esclusione degli insegnanti che accompagneranno il gruppo. Il costo per la visita singola o gruppo è invece di €3,00.
info e prenotazioni 081 986152