Sabato il 01.Ottobre 2011 sarà consegnato al famoso mineralogo, petrologo e vulcanologo Professor Dottor Hans Pichler dell’Università di Tubinga l’attestato di benemerenza per le sue opere. La cerimonia si svolgerà alle ore 10:00 presso l’ex osservatorio geofisico di Casamicciola Terme. Hans Pichler nacque nel 1931 e da molti anni è asseverato come uno dei più famosi vulcanologi del mondo. Appena trentenne iniziò la sua carriera accademica presso l’appena instituito Istituto Vulcanologico di Catania, sotto la direzione dell’ancora più famoso vulcanologo Alfred Rittmann. Presso l’istituto Vulcanologico scoprì la sua passione per i vulcani.
Diversi anni della sua vita li ha dedicati alla ricerca scientifica dei vulcani italiani. Sui suddetti vulcani pubblicò nel periodo che va dal 1870 al 1989 ben cinque libri. Sia il Vesuvio sia l’Etna sono stati i vulcani di cui si è più interessato, non manca però Ischia a cui Pichler ha dedicato la maggior parte dello spazio nel suo secondo libro sui vulcani italiani.
La maggior parte degli scienziati è del parere che: nessun altro vulcanologo si è cosi tanto impegnato a capire i vulcani italiani come il Professor Hans Pichler Alla morte del suo collega Rittmann, da cui Pichler imparò cosi tanto, dedico a egli il libro: ”Alfred Rittmann 1893 – 1980” Diverse altre pubblicazioni riguardano i vulcani Greci, delle Ande, delle Filippine e Java. Nel 2007 pubblica, insieme a suo figlio Thomas Pichler, il libro “Le zone vulcaniche della terra”.
Thomas Pichler ha studiato informatica e tecniche di comunicazione ed ha elaborato i grafici presenti nel libro. Questo suo ultimo libro non è nient’altro che un ritratto dei vulcani più famosi che si trovano sul Pianeta Terra. Egli scrive: “Il vulcanismo è la prova più lampante che il nostro pianeta vive!” Hans Pichler conosce personalmente quasi tutti i vulcani descritti nel libro. Egli scrive: “Conoscere le attività vulcaniche, i prodotti da esse generati e la storia dei vulcani stessi, e per me come dare uno sguardo nella vita del pianeta terra!”