Come sentiamo e celebriamo oggi, alcuni di noi, l'UNITA' D'ITALIA qui in California.Anche da parte mia e di mio marito Gianni, ricambiamo, facendo un mondo d'Auguri alle nostre famiglie li', e agli ischitani tutti, per le ricorrenti festivita', anche se qui non e' festa nazionale.... cioe' si lavora.Viva L'ITALIA, UNITA!! INDIVISILE E LIBERA. Ma anche :poco rispettata o amata da certi politici e da tutti quelli che vogliono arricchirsi presto facendo i furbi alle spalle degli altri.... invece di mantenerne alto il prestigio e il Suo Nome agli occhi del mondo, come facciamo noi EMIGRANTI.Il nostro Tricolore e' appeso fuori, accanto alla porta d'Ingresso e rimarra' li' fino alla fine dell'anno. Dalle email dei miei amici di Newyork, si vede il Tricolore sventolare su diverse case, uffici, clubs e tante finestre, con promesse di mantenerlo per il resto dell'anno. Che gran bella cosa...
Ieri sera fino a stamattina ho guardato in DIRETTA Presidente Napolitano a Roma e mi son goduta la cerimonia su RAI , registrandola per il resto della famiglia, qui e' finita alle 3'00 A.M.. Questa sera siamo invitati a un Gala all'Istituto di Cultura Italiana, dal Console Generale Faganello, unendoci a tutta la comunita' Italiana del Sud California per uno spettacolo di danze rinascimentali della compagnia la Rossignol "Festa a Palazzo:canti e dance nelle corti d'ITALIA''. Con musiche composte tra il 15.simo e 16.simo secolo. Poi il Rinfresco.
Dal canto mio, sono doppiamente felice per aver scoperto qui, durante i miei studi di Storia, e provando con i miei libri a professori ignari, che il famoso Re di Spagna che volle colonizzare l'ALTA CALIFORNIA E PARTICOLARMENTE LOS ANGELES non era altro che il nostro mezzo italiano, di sangue: il Re Carlo Terzo di Borbone figlio di Filippo Quinto, un D'Angio', e della Principessa Elisabetta Farnese, imparentata coi Medici. Il Re di Napoli.
E Lui stesso regno' a Napoli come nostro Re, dal 1734-fino al 1759-60. La sua Dinastia e' scomparsa con L'UNITA d'ITALIA.
Di sangue italiano e francese nato in Spagna nel 1716, il 20 gennaio e arrivato a Napoli all'eta' di 15 anni, regnando e lasciato a malincuore nel 1759-60, morto in Spagna nel dic.1788.
Lui amava Ischia e Procida, dove arrivava per caccia o pesca e a portare il suo figlioletto Filippo, l'erede al trono, sesto di 13 figli, dopo 5 femmine, nato malato (epilessia e malattie mentali) per i bagni nelle acque teramali ischitane. Quindi noi, promotori del GEMELLAGGIO TRA ISCHIA E LOS ANGELES, non abbiamo fatto altro che rafforzare l'amicizia e le relazioni con Los Angeles incominciate nel lontano 1700's.
Per cui anche sapendo che non e' un momento borbonico, e' pur sempre una notizia molto italiana. Aveva una visione molto aperta del mondo di allora e a Napoli, godeva delle ricchezze di queste terre, mandategli dalla mamma ELISABETTA.
Qui accludo alcune delle tantissime cose promosse da Lui: Fondo' l'istituto Nautico, quello delle Arti e Architettura, le fabbriche delle porcellane di Capodimonte,volle iniziare la Reggia di Caserta con piu' di 1200 stanze, con l'aiuto del famoso architetto Luigi Vanvitelli, fece costruire il Miglio D'oro, una serie di palazzi bellissimi. Scaccio' i massoni e poi i Jesuiti dalla palazzo reale e mando' i Francescani a colonizzare la California, facendo espellare i Jesuiti, che avevano fondato 17 missioni, ma fatto tanti danni ai nativi indiani, quasi distruggendoli. Volle che si usassero 3 istituzioni qui: i Presidi, le Missioni e i Pueblos, Istitui' leggi per governare lazzaretti e ospedali controllando malattie infettive, diremmo oggi: leggi della Sanita', incomincio' ad eliminare la disonesta' tra i commercianti che non pagavano e non dichiaravano i loro profitti.
Promosse l'arte presepiale, arrivata fino a noi con San Gregorio Armeno. A lui personalmente piaceva intagliare le figurine per il presepio. Per il giorno del suo matrimonio con Maria Amalia Walburga di Polonia, nella Chiesa di San Gennaro, istitui l'ordine dei Cavalieri di San Gennaro. Lo stemma aveva una stella a quattro punte finite con gigli , nel mezzo San Gennaro con le ampolle, i libri sacri, in vestito vescovile, la scritta in sangue fede. Tutto su fascia rossa che lui portava addosso nelle cerimonie. Regalo' alla Cappella di San Gennaro una preziosa collana di diamanti che si ammira ancora oggi.
Prima di arrivare a Napoli fu a Firenze come Duca del Granducato Toscano, di Parma ecc. Li' raccolse i beni della mamma, le opere d'arti della Galleria Farnese e la famosa scalinata, l'archivio e la bibliotega, portando tutto giu' a Napoli. Promosse l'Istituto Orientale, nell'Universita' di Napoli necessario a preparare i missionari mandati nel mondo a convertire, e pensavo.... che forse conobbe il nostro San Giovan Giuseppe, perche' ancora vivo, promotore di tanti conventi francescani a Napoli.
Lui stesso molto religioso andava a messa tutti i giorni. Uno dei Francescani arrivati con i soldati da Maiorca, si chiamava Juan Giovanni Crespi, (altra connessione italiana) arrivato per volonta del Re il 2 agosto, festa Francescana della Porziuncola.Fu data a lui la responsabilita' di scrivere e mantenere un diario completo del viaggio ormai storico. E fu lui a dare il vero nome a Los Angeles. EL PUEBLO DE LA REINA DE LOS ANGELES DE LA PORTIUNCULA. Io non ho dubbi che sia stato lui essendo Francescano e arrivando il giorno della Festa piu' sacra del Francescanesimo. Cioe' della Porziuncola. Ma in qualche libro vogliono dare credito al soldato Felipe de la Neve, diventato poi Governatore civico della zona.
Ecco tutto qui, scusate se la notizia l'avevate gia' letta, ma credo sia importante per noi partenopei e italiani sapere e farci valere per cio' che siamo e rappresentiamo agli occhi del mondo.
Un saluto e un abbraccio a Ischia e a tutti gl'Italiani.