Presentata l’82esima edizione: quattro le barche allegoriche in concorso
Tre barche artistiche fuori concorso
Le barche allegoriche al centro della Festa, un ritorno al passato, una serie di testimonial d’eccezione affascinati dall’evento più importante dell’estate ischitana: è un format che coniuga tradizione e innovazione quello dell’82esima edizione della Festa a mare agli scogli di Sant’Anna, in programma a Ischia il prossimo 26 luglio.
«Sarà una Festa antichissima e nuovissima – spiega il direttore artistico Salvatore Ronga - perché tutte le Feste vere sono così: incontri i bisnonni che non hai conosciuto e i pronipoti che non conoscerai mai, sei parte del tutto».
«E’ una festa rinnovata con passione e coraggio, una scommessa in cui crediamo molto» ha invece commentato il sindaco di Ischia, Giosi Ferrandino, che ha preso parte alla conferenza stampa di presentazione con l’assessore al Turismo, Giosué Mazzella e i consiglieri, Luigi Di Vaia e Enzo Ferrandino.
Quattro le barche allegoriche in concorso, legate ad altrettante identità territoriali: La Montagna sarà raccontata dalla Pro Loco Serrara Fontana; La Marina della Mandra dall’associazione culturale Largo dei Naviganti; L’altra isola prenderà forma attraverso il lavoro dell’associazione Cultura e tradizione misteriale (Isola dei Misteri); al Comitato San Giovan Giuseppe toccherà invece rappresentare Il Borgo di Celsa.
La costruzione delle barche, ispirata ai temi scritti – in forma assolutamente inedita – da Erri De Luca, Andrej Longo, Elio Marchegiani e Vinicio Capossela sarà un evento nell’evento: i gruppi, affiancati da veri e propri tutor, lavoreranno a contatto con la gente, mostrando il volto genuino di un evento che realizza in un eccezionale contesto di pregevolezze storiche, artistiche e naturali un rito spettacolare, nel quale confluiscono, per giungere a suggestiva sintesi, tradizioni antichissime, memoria dei luoghi e rivisitazione poetica di quegli eventi che hanno segnato, nel corso della storia, l’identità degli Ischitani.
Nomi di alto profilo compongono la giuria che sarà chiamata a giudicare le barche allegoriche, premiandone la qualità estetica, l’aderenza al tema, l’originalità. A presiederla un archistar di fama internazionale, l’indiano Bijoy Jain, fondatore dello Studio Mumbai. Con lui, il regista e scenografo Bruno Garofalo, l’architetto Toti Semerano e gli artisti Daniele Papuli e Marisa Albanese.
Ma se le barche in concorso saranno quattro, tre installazioni artistiche legate all’evento amplieranno lo spettacolo della Festa: prenderanno forma dall’estro e dal talento di Marisa Albanese, Daniele Papuli e Roberto Marchese, garantendo un percorso di rara suggestione che prenderà forma nell’intera baia, protagonista assoluta della serata e di un’intera settimana di eventi, conferenze, ma anche momenti ludici e ricreativi.
Un’edizione che sposa anche il talento di alcuni tra i più validi illustratori isolani: Manuel Di Chiara, Michele D’Ambra e Monica Hernandez hanno interpretato, con il loro tratto, luoghi e tradizioni della baia di Sant’Anna, consegnando lavori vivaci e colorati, intense suggestioni che precederanno e accompagneranno la Festa.
Il logo ufficiale è stato invece scelto tra i 65 inviati da tutta Italia e da più paesi stranieri nell’ambito del concorso promosso dal Premio Ischia di Architettura: è stato premiato il lavoro di Daria Kirpach: Ischia, con il suo territorio ricco di suggestioni naturali ed artistiche, mostra la sua vocazione e il suo carattere internazionale, valicando i confini dell’isola e della stessa Italia. Alla vincitrice sarà riconosciuto un premio di € 500,00 (cinquecento) che verrà corrisposto durante la cerimonia prevista nei giorni dedicati ai festeggiamenti. Menzioni speciali sono state assegnate per i loghi di Marco Cortese e Paolo Baiocco (Ischia), Marco Barbato (Milano), Rossella Annese (Taranto) e Antonio Giuliano (Ischia).
La Festa è organizzata dal Comune di Ischia con il comitato direttivo, presieduto da Salvatore Ronga e composto da Gianluca Castagna, Giovannangelo De Angelis, Dario Della Vecchia, Pietro Di Meglio, Cristina Mattera, Pasquale Raicaldo, Marianna Sasso, Wanda Savkina, Giovan Giuseppe Sorrentino.
Sant’Anna, la Festa ha un logo
Scelto tra 65 proposte differenti
Estro e fantasia, tradizione e innovazione, un vero e proprio caleidoscopio di forme e colori. Con un unico comune denominatore: l’obiettivo di rappresentare la Festa a mare degli Scogli di Sant’Anna, interpretandola attraverso uno o più segni. E’ stato scelto tra 65 proposte differenti, giunte da cinque paesi diversi, il logo che accompagnerà la prossima edizione dell’evento clou dell’estate isolana. La giuria, presieduta da Salvatore Ronga, direttore artistico della manifestazione, ha premiato il lavoro di Daria Kirpach, una designer di origini russe. Una scelta che attesta peraltro la notevole eco di un evento che non valica i confini dell’isola e dell’Italia, promettendo di veicolare con sé l’immagine di un territorio fascinoso e ricco di suggestioni, anche artistiche. Alla vincitrice sarà riconosciuto un premio di € 500,00 (cinquecento) che verrà corrisposto durante la cerimonia prevista nei giorni dedicati ai festeggiamenti.
Menzioni speciali sono state assegnate per i loghi di Marco Cortese e Paolo Baiocco (Ischia), Marco Barbato (Milano), Rossella Annese (Taranto) e Antonio Giuliano (Ischia).
«Una simile attenzione all’evento che sta prendendo forma è certamente di buon auspicio» ha commentato Salvatore Ronga, reduce – con la giuria, composta dal comitato direttivo dell’evento – da una scelta resa ancor più ardua dal numero, dall’originalità e dalla qualità dei lavori in gara, alcuni dei quali giunti da alunni di scuole secondarie dell’isola e della terraferma.
Il logo della Festa sarà accompagnato ad una serie di illustrazioni che coglieranno l’anima di un evento unico nel suo genere, per il luogo che le fa da scenario, per le peculiarità che ne caratterizzano lo svolgimento, per la capacità di essere attrattore turistico di primo piano. La Festa di Sant’Anna realizza infatti in un eccezionale contesto di pregevolezze storiche, artistiche e naturali un rito spettacolare, dove confluiscono, per giungere a suggestiva sintesi, tradizioni antichissime, memoria dei luoghi, e rivisitazione poetica di quegli eventi che hanno segnato, nel corso della storia, l’identità degli Ischitani.
E’ uno specchio d’acqua, quello della baia, dove gli Ischitani ogni anno riflettono e traspongono in segni di espressività rituale il ciclo intero della vita: la nascita, con la processione delle partorienti alla chiesetta di Sant’Anna, la convivialità del pasto sulle barche addobbate, la paura atavica degli attacchi al Castello e il trauma del cannoneggiamento ad opera degli Inglesi agli inizi dell’Ottocento, che si rinnova ogni anno nello spettacolo dell’incendio e dei fuochi pirotecnici, e infine l’addio alla vita, con il rito del funerale per mare, che aveva nel cimitero di Sant’Anna il suo approdo finale, e che ispirò ad Arnold Böcklin il suo dipinto più famoso, L’isola dei morti.
Questa rappresentazione della propria identità culturale, in tutta la sua complessità, anche attraverso la competizione tra contrade, è inscenata sulle acque di una città sommersa, l’antica Aenaria, porto di età romana. Lo specchio d’acqua ai piedi del Castello Aragonese non conserva solo tracce del passato, ma anche del futuro, grazie al processo di acidificazione delle acque, fenomeno studiato e portato all’attenzione della comunità scientifica mondiale. In occasione della prossima conferenza stampa di presentazione del programma della festa, si svelerà anche il logo.