Ischia News ed Eventi - Premiato un lavoro della russa Daria Kirpach. Sant’Anna, la Festa ha un logo, scelto tra 65 proposte differenti

Premiato un lavoro della russa Daria Kirpach. Sant’Anna, la Festa ha un logo, scelto tra 65 proposte differenti

Sant'Anna - Incendio del Castello Aragonese

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Estro e fantasia, tradizione e innovazione, un vero e proprio caleidoscopio di forme e colori. Con un unico comune denominatore: l’obiettivo di rappresentare la Festa a mare degli Scogli di Sant’Anna, interpretandola attraverso uno o più segni. E’ stato scelto tra 65 proposte differenti, giunte da cinque paesi diversi, il logo che accompagnerà la prossima edizione dell’evento clou dell’estate isolana.

La giuria, presieduta da Salvatore Ronga, direttore artistico della manifestazione, ha premiato il lavoro di Daria Kirpach, una designer di origini russe. Una scelta che attesta peraltro la notevole eco di un evento che non valica i confini dell’isola e dell’Italia, promettendo di veicolare con sé l’immagine di un territorio fascinoso e ricco di suggestioni, anche artistiche. Alla vincitrice sarà riconosciuto un premio di € 500,00 (cinquecento) che verrà corrisposto durante la cerimonia prevista nei giorni dedicati ai festeggiamenti.
Menzioni speciali sono state assegnate per i loghi di Marco Cortese e Paolo Baiocco (Ischia), Marco Barbato (Milano), Rossella Annese (Taranto) e Antonio Giuliano (Ischia).
«Una simile attenzione all’evento che sta prendendo forma è certamente di buon auspicio» ha commentato Salvatore Ronga, reduce – con la giuria, composta dal comitato direttivo dell’evento – da una scelta resa ancor più ardua dal numero, dall’originalità e dalla qualità dei lavori in gara, alcuni dei quali giunti da alunni di scuole secondarie dell’isola e della terraferma.
Il logo della Festa sarà accompagnato ad una serie di illustrazioni che coglieranno l’anima di un evento unico nel suo genere, per il luogo che le fa da scenario, per le peculiarità che ne caratterizzano lo svolgimento, per la capacità di essere attrattore turistico di primo piano. La Festa di Sant’Anna realizza infatti in un eccezionale contesto di pregevolezze storiche, artistiche e naturali un rito spettacolare, dove confluiscono, per giungere a suggestiva sintesi, tradizioni antichissime, memoria dei luoghi, e rivisitazione poetica di quegli eventi che hanno segnato, nel corso della storia, l’identità degli Ischitani.
E’ uno specchio d’acqua, quello della baia, dove gli Ischitani ogni anno riflettono e traspongono in segni di espressività rituale il ciclo intero della vita: la nascita, con la processione delle partorienti alla chiesetta di Sant’Anna, la convivialità del pasto sulle barche addobbate, la paura atavica degli attacchi al Castello e il trauma del cannoneggiamento ad opera degli Inglesi agli inizi dell’Ottocento, che si rinnova ogni anno nello spettacolo dell’incendio e dei fuochi pirotecnici, e infine l’addio alla vita, con il rito del funerale per mare, che aveva nel cimitero di Sant’Anna il suo approdo finale, e che ispirò ad Arnold Böcklin il suo dipinto più famoso, L’isola dei morti.
Questa rappresentazione della propria identità culturale, in tutta la sua complessità, anche attraverso la competizione tra contrade, è inscenata sulle acque di una città sommersa, l’antica Aenaria, porto di età romana. Lo specchio d’acqua ai piedi del Castello Aragonese non conserva solo tracce del passato, ma anche del futuro, grazie al processo di acidificazione delle acque, fenomeno studiato e portato all’attenzione della comunità scientifica mondiale. In occasione della prossima conferenza stampa di presentazione del programma della festa, si svelerà anche il logo.