Apprezzo l'impegno costante e appassionato dedicato da Peppino Mazzella alle tematiche del nostro progetto per Casamicciola e dello strumento dello STU individuato, giustamente, come opzione giuridicamente ed economicamente fattibile. Anche a mio parere il fallimento di Bagnoli futura non inficia la bontà della soluzione da noi individuata per Casamicciola; desidero comunque sottolineare un elemento, che, probabilmente per esigenze di sintesi nell'analisi di Peppino non viene richiamato. Si tratta della necessità di un Partner Strategico, dotato di rilevanti capacità finanziarie e gestionali, da associare nel progetto STU.
Questo elemento era centrale nelle nostra proposta e ritengo sia stato uno dei fattori essenziali che è mancato nel progetto Bagnoli Futura.
Di converso vorrei sottolineare una esperienza, che è solo all'inizio, ma che riflette questa impostazione.
Mi riferisco a quanto sta accadendo in Sardegna dove è stato recentemente siglato un protocollo tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Autonoma della Sardegna, la Qatar Foundation Endowment, relativo al completamento e rilancio dell’Ospedale Bambino Gesù di Olbia come Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, con un ivestimento nell'ordine di 1 miliardo €!
http://www.governo.it/Notizie/Palazzo%20Chigi/dettaglio.asp?d=75737
I qatarini avevano in precedenza acquisito alcuni alberghi in declino in Costa Smeralda. Come non notare una impressionante analogia con il ruolo di Rizzoli ad Ischia! Ed allora come vedi, caro Peppino, certi modelli di successo sono ancora oggi replicabili.
Io ho lavorato per molti anni con i qatarini allo sviluppo di un progetto (Qatar Europe LNG) per la produzione di 8 miliardi di mc di gas metano liquefatto (circa 20% del consumo nazionale italiano dell'epoca) a Monfalcone, progetto che dovemmo abbandonare come Eni a seguito del risultato negativo del referendum sul terminale di rigassificazione di Monfalcone.
Ricordo, per contro, il documento (Grant of Rights) che i qatarini avevano sottoscritto con Eni, in un quadro unitario e molto dettagliato, per garantire tutti i diritti, concessioni e regime fiscale necessari per lo sviluppo del progetto in Qatar. Tale documento (firmato dall'Emiro) prevaleva, ove necessario, addirittura sulla legislazione ordinaria qatarina.
Riferisco questo elemento per sottolineare la necessità della certezza giuridica per sviluppare progetti impegnativi e di lungo termine. Ad oggi il riferimento alla legislazione STU rappresenta un elemento di solidità in un quadro di estrema incertezza e vulnerabilità come quello che circonda la storia travagliata del PIO MONTE.
La nostra proposta identificava un percorso molto chiaro per lo sviluppo del progetto ed il metodo per arrivare all'identificazione del Partner Strategico. Noto con piacere che forse ad Olbia hanno già trovato un nuovo Rizzoli con tunica bianca (mentre quello che io ricordo era vestito di bianco alla europea con l'immancabile sigaro in bocca).
A presto
Ingegnere Angelo D'Abundo, Presidente dell'Osservatorio sui Fenomeni socio-economeci dell'Isola d'Ischia (OSIS)