Ischia News ed Eventi - Il Pio Monte della Misericordia non è un bene pubblico. Arriveranno gli inglesi?

Il Pio Monte della Misericordia non è un bene pubblico. Arriveranno gli inglesi?

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Il Presidente della Giunta Regionale della Campania, Stefano Caldoro, è amico mio di Facebook. FB è diventato – a mio parere – la più grande agenzia di stampa nazionale ed internazionale. Ci si può creare una rete di amicizie vere ed interessanti con le quale si può avere un confronto culturale e politico di alto livello poi trasferire questo confronto in termini reali con la conoscenza diretta degli amici e delle amiche. Ho conosciuto persone squisite realmente. Ho conosciuto il “cugino di storia”, Pierre Mazzella e sua moglie Marie Laure che vivono a Marsiglia e che hanno voluto conoscere un “cugino ritrovato” forse dopo due secoli. La carissima Agi Berta che ha scritto un libro bellissimo sulla storia della sua famiglia dai “Confini Incerti” nella tragedia di due guerre mondiali sulle macerie dell’impero austro-ungarico. Ed altri ancora. Molti politici hanno capito la capacità comunicativa di FB e quasi tutti ricercano amici su FB .Ma spesso usano FB come strumento di promozione o di propaganda delle loro attività e non come strumento di confronto. Non rispondono ai post degli altri amici ma comunque è aperto con confronto pubblico.

Alcuni giorni fa il Presidente Caldoro ha messo un post sui beni culturali. Ed ha scritto: “I beni culturali possono essere un “assest” (risorsa, vantaggio, perché utilizzare un termine inglese anziché l’italiano? Un francese non lo farebbe mai! N.d.r.) straordinario per lo sviluppo economico del Paese. In Campania abbiamo messo in campo, in un momento di difficoltà. Misure per la valorizzazione degli attrattori culturali. L’intervento su Pompei, un grande progetto che si fa con le risorse della Campania, è un modello per il Paese”.

Ho risposto al post invitandolo a Casamicciola nell’isola d’Ischia, Provincia di Napoli, Regione Campania, Repubblica Italiana, Unione Europea, a vedere le rovine del complesso Pio Monte della Misericordia (secoli XVII e XIX) che sono un’offesa alla storia ed al paesaggio. Un’amica di un mio amico di FB, l’arch. Michela Conte, che è di Barano d’Ischia e che lavora alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania ha commentato il mio posto affermando: “Mi dispiace contraddirti ma il Pio Monte della Misericordia non è un bene pubblico (sembra che ci sia un gruppo di imprenditori inglesi interessati all’investimento)”. L’ho invitata a leggere la montagna di articoli su questo argomento anche sul web sul sito www.ischianews.com. Ma da cronista corretto l’ho contattata telefonicamente per conoscere meglio come stanno le cose. Ho già avuto di denunciare che nel Comune di Casamicciola non viene applicata la legge 241/90 sul diritto all’accesso agli atti e non vengono date risposte formali ai cittadini. Qui non c’è democrazia partecipativa. L’arch. Conte mi ha detto che l’Ente Pio Monte della Misericordia ha presentato un progetto di ristrutturazione al Comune di Casamicciola che è ancora in discussione e che pare il Comune abbia chiesto 3 milioni di euro per gli oneri di urbanizzazione. Lo ha appreso da un “componente dell’Ente Pio Monte della Misericordia”. La natura “privata” dell’Ente Pio Monte della Misericordia è già acquisita. Un giornalista, cittadino della Repubblica Italiana, per avere informazioni si deve trasformare in novello Sherlock Holmes, come l’investigatore uscito dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle.

Ho inviato in data 31 dicembre 2012, un anno fa, all’allora sindaco Arnaldo Ferrandino ed al presidente del consiglio comunale, Giuseppe Zabatta, una nota protocollata al numero 13516 nelle forme di Legge con la quale dichiaravo e proponevo:

“Apprendo – in via informale – che sarebbe stato presentato dall’Associazione Pio Monte della Misericordia di Napoli, Ente Morale con personalità giuridica di DIRITTO PRIVATO come appare nell’apposito Registro della Regione Campania ,attraverso il suo legale rappresentante un progetto di recupero o di restauro o di ristrutturazione o di demolizione e ricostruzione del complesso monumentale di cui all’oggetto e che questo progetto è all’esame della competente commissione comunale per il parere obbligatorio di approvazione.

Reitero istanza presentata dall’arch. Caterina Iacono, a nome del Comitato, di cui faccio parte anche per il ruolo svolto di fondatore di un Museo Civico nel 1999 e di direttore fino al 30 giugno 2004 per il recupero della Memoria Storica della più antica cittadina termale dell’isola d’Ischia come negli Atti del Municipio, per il recupero del Pio Monte della Misericordia nell’ambito dell’adesione alla campagna dei FAI de “I Luoghi del Cuore” in data 6 novembre 2012 al Comune di Casamicciola Terme e protocollata al n. 11763, ai sensi e per gli effetti della legge n. 241/90 e rimasta fino ad oggi senza formale risposta pur avendo il Comune RECEPITO attraverso il suo Massimo Organo di rappresentanza – il Consiglio Comunale ed all’UNANIMITA’ dei suoi componenti – in data 13 novembre 2012 la prima richiesta del Comitato e cioè di “inserire nel bilancio di previsione annuale ed in quello pluriennale l’impegno di spesa simbolico (1000 euro) per la costituzione della Società di Trasformazione Urbana comunale con l’obiettivo di renderla pluricomunale” ai sensi dell’art. 120 del Testo Unico degli Enti Locali.

Esprimo l’opinione che la competenza alla trattazione dell’argomento in oggetto è del CONSIGLIO COMUNALE ai sensi del Testo Unico sugli Enti Locali perché si tratta di un intervento di Trasformazione Urbana di attuazione o di modifica del Piano Regolatore Generale adottato ed approvato anche se mai messo in esecuzione ma pur valido nella salvaguardia fino a modifica in attesa dei Piani Urbanistici Comunali (PUC) di recupero annunciati dall’assessore regionale della Campania pur in presenza del sovraordinato Piano Urbanistico Territoriale dell’isola d’Ischia del Ministro Paolucci del 1995 che vieta qualsiasi modifica del territorio.

Infatti il Piano Regolatore Generale del Comune di Casamicciola adottato con delibera consiliare n. 6 del 7.9.1974 – 38 ANNI FA il che fornisce una dimensione alla “serietà” della Pianificazione Territoriale in Campania!!!!! - prevede in quella zona un insediamento alberghiero-termale “di carattere pubblico” con classificazione F6 tanto da essere oggetto di un primo intervento espropriativo ai sensi della legge n. 457 del 5.8.79 di cui alla delibera di giunta comunale di Casamicciola n. 64 del 17.2.82 presentata dall’assessore ai lavori pubblici, Lorenzo Mennella, e ratificata dal Consiglio Comunale il 15.10.1982 n. 485 riportate dalle pagine 109-110 del volume “Ischia, 1950-1999 cinquanta anni di vita e si storia dell’isola verde” di Raffaele Castagna – edizioni La Rassegna d’Ischia 2005. L’Ente Pio Monte della Misericordia è di DIRITTO PRIVATO e non di DIRITTO PUBBLICO.

Se l’indicazione di piano è quella, e tale è, l’insediamento di recupero – che nelle mutate condizioni socio-economiche della cittadina ha bisogno di un RILANCIO COMPLESSIVO qualsiasi progetto di recupero – a prescindere dalla complessità giuridica espressa in estrema sintesi nella nota del 6 novembre 2012 e che ha bisogno di un ulteriore APPROFONDIMENTO vista la mole IMPRESSIONANTE di atti pubblici e giudiziari avendo constatato di fatto il completo abbandono della proprietà con un reportage giornalistico diffuso sulla stampa locale e sul web e documentato in una corposa rassegna stampa già consegnata al FAI - è di primaria competenza del CONSIGLIO COMUNALE ed è dovere del Comune di Casamicciola attraverso il suo Ufficio Tecnico verificare lo stato di abbandono completo dell’immobile e chi oggi ne ha il POSSESSO MATERIALE ed i FORMALI titoli di proprietà anche con un esame dei Registri Immobiliari - ed occorre dare attuazione alla richiesta n. 2 dell’istanza e cioè “indire apposita riunione monotematica del Consiglio Comunale dedicata alla Società di Trasformazione Urbana al termine della campagna FAI e comunque non prima del 5 dicembre 2012 e non oltre il 31 gennaio 2013 con l’audizione dei membri del Comitato” al fine che si possa approvare un documento di indirizzo “essendo fondamentale la PIENA PROPRIETA’ dei beni immobili con l’approvazione di un Gruppo di Lavoro presieduto dal Sindaco” in quanto non occorre solo prestare attenzione agli aspetti meramente urbanistici ma anche a quelli economici e finanziari con un business plan o master plan per la ricerca degli investitori pubblici e privati al tempo di una terribile recessione economica e finanziaria dell’Italia e dell’Unione Europea poiché per il recupero complessivo dell’area si stima un impegno finanziario di almeno 50 milioni di euro.

Quindi ciò premesso il sottoscritto chiede:

1 – di sospendere la discussione e l’eventuale approvazione del progetto di recupero da parte della commissione comunale poiché la competenza preliminare è del Consiglio Comunale;

2 – di indire apposita riunione del Consiglio Comunale con l’audizione del comitato per il recupero ai sensi dello Statuto Comunale con una DETTAGLIATA RELAZIONE da parte del Capo dell’Ufficio Tecnico sulla situazione dei luoghi ed i titoli giuridici poiché allo stato il complesso immobiliare è una RUDIMENTALE ma INDISPENSABILE infrastruttura della Comunità di Casamicciola in quanto è adibita ad aree di parcheggio (200-300 autovetture) nelle due ex-pinete, a mercato comunale (da 20 a 30 venditori ambulanti autorizzati dal Comune), parco giochi per bambini, casina per gli anziani ed è quindi indispensabile attuare una essenziale Pianificazione Territoriale per “trasferire” o “riadattare civilmente” queste infrastrutture;

3 – di istituire un tavolo di concertazione tra il Comune di Casamicciola, l’Ente Pio Monte della Misericordia, il Comitato per il recupero, la Provincia di Napoli, la Regione Campania definito “tavolo istituzionale”, per formulare ai sensi dell’art. 120 del TU EELL le proposte di fattibilità giuridica, economica e finanziaria da sottoporre al dibattito ed alla approvazione dei rispettivi organi volitivi (Consiglio Comunale, Consiglio Provinciale, Consiglio Regionale, Assemblea dei soci dell’Ente di Diritto Privato) per poi ricercare i partner strategici per l’attuazione di un progetto di Trasformazione o Riqualificazione Urbana che diventa anche un Piano per lo Sviluppo e l’Occupazione Giovanile nell’ottica di un Piano Comunale di recupero di tutti gli immobili dismessi dal complesso Pio Monte della Misericordia al Bacino Termale di La Rita per una “Pianificazione Possibile” nel quadro del regime vincolistico decretato dal Piano Urbanistico Territoriale in vigore.

La presente istanza è stata presentata per posta elettronica ai sensi e per gli effetti della legge 241/90 in data 27 dicembre ed è comunque presentata in forma cartacea al Protocollo Generale dell’Ente in data odierna”

Questa istanza non ha MAI ricevuto risposta dal sindaco Ferrandino Arnaldo che ha riscoperto il dialogo con i cittadini per via televisiva con una “strambata” su Teleischia soltanto dopo la terza caduta provocata dalle dimissioni di sei consiglieri comunali. Il progetto del Pio Monte della Misericordia è fermo per “chiarimenti” alla Commissione del Paesaggio. Il Consiglio Comunale non ha mai discusso l’argomento. Le rovine del Pio Monte della Misericordia peggiorano di giorno in giorno, ora per ora, diventando un pericolo per la pubblica incolumità.

Arriveranno gli inglesi? Ma forse è una “strambata” e cioè “il rapido spostamento della randa da un bordo all’altro con il vento in poppa, che può avvenire per errore o per una manovra di virata”(Garzanti pag.1929) di un sindaco decaduto per tre volte che ha confuso il viaggio a mare con quello sulla terra.

“Elementare”, Watson, direbbe Sherlock Holmes.