In netto contrasto con la temperatura metereologica, che ci ha fatto vivere un autunno a fine maggio, questo FORUM PA 2013 è stato uno dei più caldi che possiamo annoverare nella nostra lunga storia. Si dimostra così ancora una volta che quando si mettono insieme, con una ricetta sempre da reinventare, belle persone, buone idee e volontà di non arrendersi ne viene fuori una cosa bella e utile.
Il senso del progetto. Nonostante la crisi, anzi proprio a causa della crisi questa edizione ha dimostrato la sempre più evidente domanda di modelli di riferimento, di confronto, di scambio, di approfondimento che proviene dai diversi attori deputati allo sviluppo e alla modernizzazione della Pubblica Amministrazione e dei nostri sistemi territoriali. Una domanda alla quale FORUM PA continua a dedicarsi proponendosi come catalizzatore dei diversi elementi: la politica, la pubblica amministrazione, le imprese, i cittadini con la tecnologia che fa da elemento abilitante.
Ma andiamo con ordine e guardiamole una a una le dieci mosse (più una) con cui FORUM PA ha superato con successo anche questa ennesima sfida:
1. I modelli e i contenuti
Ci siamo presentati all’appuntamento dopo un anno di lavoro che ci ha permesso di condividere analisi, ricerche e modelli che sono stati alla base dei momenti di approfondimento e di relazione. In particolare grande interesse ha riscosso la ricerca-confronto sulla composizione del pubblico impiego svolta da FORUM PA e pubblicata dal Sole24Ore del 27 maggio dal titolo “Sono troppi? Un’analisi comparata del pubblico impiego in Italia, Francia e Regno Unito”. Un’altra indagine ha riguardato le smart city e l’ottica di genere e ha comportato interviste in profondità a venti donne ai vertici delle città che vogliono diventare smart. Infine un sondaggio ha interrogato il panel di FORUM PA sulla percezione della trasparenza nelle amministrazioni, così come il modello “The future of government” è stato alla base delle riflessioni sulla nuova PA.
2. La location: una scommessa vinta
Oltre ai contenuti è importante il contenitore. L’affascinante architettura razionalista di Adalberto Libera è stata per la prima volta la cornice di un FORUM PA, nuovo nella collocazione così come nelle formule. Più vicino alla città e meno dispersivo il Palazzo dei Congressi è stata una buona scelta: maggiori le possibilità di incontro, maggiore l’interazione, maggiore l’attenzione possibile in ognuna delle tante sale e salette adibite ai lavori… E poi lavorare e incontrarsi in un posto così bello ha il suo valore: non immaginavamo che la freddezza dei marmi potesse essere così accogliente.
3. La politica: nuovo Governo, nuovo impegno
Un Governo nato da meno di un mese ed in circostanze così particolari era a forte rischio di disimpegno. Abbiamo avuto invece una presenza politica di tutto rilievo e assolutamente non formale, ma anzi ricca di impegni e di importanti prese di posizione. Il Ministro della PA e della semplificazione Gianpiero D'Alia ha presieduto il Convegno inaugurale (ascoltandolo tutto) a cui ha partecipato anche Graziano Delrio, Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie e i vertici di Poste Italiane Massimo Sarmi e di Cassa depositi e Prestiti Franco Bassanini. Il Ministro per la Coesione territoriale Carlo Trigilia ha diretto un confronto di alto profilo sulla programmazione europea 2014-2020 a cui ha partecipato anche il Commissario europeo Johannes Hahn e i Presidenti della Puglia Vendola, della Campania Caldoro e della Calabria Scopelliti. La Ministra della Salute Beatrice Lorenzin ha aperto con una vivace e impegnativa intervista il convegno internazionale svolto in collaborazione con Himss sulla sanità elettronica. I Viceministri Cecilia Guerra (Lavoro) e Antonio Catricalà (Sviluppo economico) sono intervenuti rispettivamente nella presentazione del BES (l'indice ISTAT/CNEL sul benessere equo e sostenibili) e nel convegno conclusivo a cui ha partecipato, portando un contributo deciso e significativo, anche il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. Il Ministro del lavoro Enrico Giovannini è venuto a visitare la parte espositiva e si è intrattenuto con gli espositori e i visitatori. Sono intervenuti inoltre i sottosegretari Santelli, Castiglione, Galletti e Biancofiore. Il direttore dell'Agenzia per l'Italia Digitale Agostino Ragosa ha utilizzato FORUM PA per esporre le linee guida per l'Agenda Digitale italiana.
4. I convegni: la chiarezza paga
Una delle sfide più difficile era riempire, in un momento di tagli come questo, le grandi sessioni in auditorium e gli oltre cento appuntamenti seminariali, convegnistici e di formazione. La strada della chiarezza nel programma, che quest’anno è stata perseguita con maggiore energia, ha pagato. Sei grandi temi hanno costituito i poli della manifestazione: il modello della PA che serve per far ripartire il Paese; il percorso per l’Italia digitale; la programmazione europea 2014-2020; le politiche per le smart city; l’innovazione in sanità; la nuova cittadinanza attiva e i nuovi diritti. Ciascuno di essi si è sviluppato con una sessione principale e molte occasioni di lavoro diverse con diverso grado di coinvolgimento dei partecipanti: dal convegno classico al piccolo gruppo di lavoro interattivo. Gli oltre 12.000 congressisti in tre giorni dimostrano che la formula era giusta e che gli impiegati pubblici, se le cose sono serie e piene di contenuto, sono anche disposti a prendersi un giorno di ferie per partecipare.
5. La mostra: più raccolta, ma più viva
Inutile negarlo: quest’anno la parte espositiva è stata più piccola perché gli spazi del palazzo dei Congressi sono necessariamente più limitati. D’altronde questa tendenza alla concentrazione delle aree va anche d’accordo con la necessità, valida per tutti, di contenere i costi non immediatamente produttivi. Ne è venuta fuori una mostra più concentrata, in cui era più facile trovare quel che si cercava e in cui ciascun espositore, pubblico o privato che fosse, ha fatto uno sforzo per focalizzare meglio l’attenzione sui temi che implicavano un maggior valore per le amministrazioni e i cittadini, tralasciando le vetrine di autorappresentazione. Comunque gli oltre 130 espositori confermano FORUM PA come la più grande mostra di soluzioni e servizi innovativi per le amministrazioni pubbliche e la presenza di tutti i maggiori player di mercato sottolineano la validità, anche commerciale, di questa occasione.
6. I tavoli di lavoro: il focus è sulla relazione son la cittadinanza attiva
Alla classica convention congressuale si è quest’anno affiancato un ricco programma di incontri di lavoro collaborativo in cui si sono trovati fianco a fianco esponenti di amministrazioni centrali e locali, dirigenti di regioni e di enti strumentali, vertici di aziende pubbliche e private su temi specifici, con un obiettivo di confronto e scambio che ha dato luogo spesso a dialettiche molto vivaci. Una sala ha poi ospitato una serie di eventi partecipati, preparati nei mesi precedenti con un lavoro in rete, che hanno portato a trovarsi insieme organizzazioni anche molto diverse. Tra tutti ci piace ricordare la quinta edizione del barcamp degli Innovatori della PA” organizzato assieme al Formez PA, l’incontro delle donne di WISTER - Women for Intelligent and Smart TERritories, il seminario della Camera di Commercio di Roma sul performance management, i tanti incontri dedicati alle smart city svolti con l’Osservatorio ANCI, i seminari di approfondimento e studio realizzati con Citrix, SAS, Poste italiane, Telecom Italia, Olivetti, le centinaia di ore di formazione sempre affollate che sono state fornite gratuitamente nei loro stand da quasi tutti gli espositori pubblici e privati.
Da non dimenticare l’esperimento delle poster session, incontri nati dal basso e completamente autogestiti che abbiamo scelto di ospitare delegando completamente oneri e onori agli organizzatori (associazioni, gruppi, amministrazioni e semplici cittadini). Anche qui possiamo dire che l’obiettivo è stato centrato.
7. Pubblico, Privato, Società civile: insieme per fare
Nell’indicare i perché della nostra tenace volontà di riproporre ogni anno FORUM PA, avevamo messo in luce la necessità di una sinergia continua tra government (politica + amministrazione pubblica), mondo imprenditoriale e cittadinanza organizzata. Questa edizione di FORUM PA ha dimostrato che questa alleanza è possibile, anzi che è necessaria per la ripresa del Paese e per la crescita del suo capitale sociale e quindi del suo benessere.Tutte le principali aziende dell’innovazione sono state presenti non solo fisicamente con uno stand espositivo, ma anche portando contributi tutt’altro che rituali nei convegni e nei seminari. Moltissime associazioni della cittadinanza attiva hanno aderito al nostro invito e si sono confrontate con il Governo e con le amministrazioni sui temi della partecipazione, della collaborazione e della trasparenza, secondo il paradigma dell’open government. Tutte le principali amministrazioni centrali e territoriali (tutte le grandi città, tutte le regioni, tutti i Ministeri e gli enti principali, ecc.) hanno inviato delegazioni e dirigenti insieme ad imparare e ad insegnare in un reciproco scambio.Ai convegni si sono affiancati innumerevoli riunioni riservate tra le parti, si sono strette centinaia di mani in accordi di lavoro, si sono progettate decine di iniziative nuove che vedono sempre insieme pubblico e privato. Una particolare attenzione è stata posta in molti incontri al necessario ripensamento dei meccanismi di procurement per arrivare a strumenti di reale e non formale partnership in cui imprese, amministrazioni, mondo finanziario rendano fattibili, su basi nuove, quei grandi progetti d’innovazione che sino ad ora non abbiamo visto: giustizia e scuola digitali, sanità elettronica, infrastrutture tecnologiche pubbliche razionali ed efficienti.
8. L’Europa al centro
Al centro dei lavori delle tre giornate particolare rilievo ha avuto il tema dell’Europa, che ha reso, di fatto, FORUM PA 2013 il più grande evento italiano dedicato ai risultati del ciclo di programmazione 2007-2013, alla valutazione delle opportunità e delle sfide della programmazione 2014-2020 e alla riflessione sui diritti di cittadinanza e sui principi di legittimità democratica delle Istituzioni dell’Unione. Alla grande conferenza del 28 maggio, a cui hanno partecipato tra gli altri il Ministro per la Coesione Territoriale Trigilia ed il Commissario Europeo Hahn ed alla quale hanno preso parte oltre 800 congressisti, hanno fatto seguito 9 grandi convegni che hanno approfondito diversi aspetti specifici. Anche in questo ambito, dunque, approfondimento e studio dei modelli, formazione ed informazione soprattutto incontro e confronto sono state le parole chiave.
9. I media: un megafono per l’innovazione
Anche quest’anno un gran numero di giornalisti accreditati (circa 250), un’imponente rassegna stampa (130 articoli su quotidiani e periodici, 140 lanci di agenzie stampa), un’ampia copertura delle televisioni e un crescente numero di segnalazioni sui principali siti web (530 notizie on line e decine di servizi radio e tv sulle principali reti nazionali RaiUno, RaiDue, RaiTre, RaiNews24, Radio24) hanno permesso a FORUM PA di far arrivare i propri messaggi anche al di là degli addetti ai lavori. A quell’opinione pubblica che deve trovare nella PA migliore le basi di una nuova fiducia, senza cui è velleitario pensare a qualsiasi sviluppo. In particolare gli organi di stampa hanno ripreso le diverse ricerche che FORUM PA ha prodotto per l’occasione.
10. I premi e i riconoscimenti: confrontarsi per migliorare
Circa quaranta amministrazioni eccellenti hanno ottenuto, nel corso di FORUM PA un riconoscimento al lavoro svolto. C’è, dunque, una PA attenta all’innovazione e che, nonostante tutto, si muove. Dalla gestione documentale digitale, con i migliori esempi di conservazione sostitutiva e di archiviazione elettronica, alle storie di qualità di dieci amministrazioni coraggiose, dalla valorizzazione e gestione innovativa dei patrimoni immobiliari pubblici alla trasparenza e all’accountability, le esperienze che FORUM PA ha messo in evidenza, con l’aiuto di partner scientifici quali ANORC, Stati generali della memoria digitale, Terotec e PatrimoniPA net, AICQ Associazione Italiana Cultura della Qualità, sono la punta di un iceberg di buon lavoro che deve diventare esempi da copiare e che il nostro sito mette già da ora a disposizione di tutta l’amministrazione italiana.
10 bis. I numeri: il pubblico tiene, i contatti crescono, la qualità aumenta
Attenti alle trasformazioni in atto e all’emergere di nuovi bisogni anno dopo anno stiamo cambiando noi stessi per offrire nuovi modi di stare insieme e di partecipare. In questa direzione va il grosso investimento fatto con InnovaTV, la televisione interattiva promossa da Radio Radicale, Unidata, Centro di Ascolto dell’informazione radiotelevisiva e Cedat85 e FORUM PA, che, quest’anno, con sei canali ha coperto in streaming la maggior parte degli eventi. Nella stessa direzione va lo sforzo profuso nei confronti dei social media come twitter e facebook.
Questo approccio ci ha permesso di profilare meglio il nostro pubblico e rendere più efficace la manifestazione: per conoscere, relazionarsi, incontrare non può fare a meno di essere presente nelle diverse modalità offerte , chi vuole seguire un singolo speech o un argomento può farlo, invece, utilizzando i canali telematici.
Complessivamente hanno seguito questa edizione di FORUM PA 31.330 persone di cui 20.234 in presenza e 11.096 tramite Innova TV. La pagina facebook ha raccolto 348.262 visualizzazioni e coinvolto oltre 4600 utenti, mentre su twitter ben 1.067 utenti hanno partecipato alla discussione producendo il ragguardevole numero di 4.797 tweet (per calcolarli abbiamo monitorato gli hashtag di FORUM PA - #forumpa2013; #forumpa; #forumpa13) con una coda che ancora continua.
E ora? Si riparte
FORUM PA è finito quindi con un successo, ma ora comincia un’altra tornata di lavoro e altre avventure. Per prima cosa non possiamo mollare la presa sulle politiche di innovazione: se durante la manifestazione la politica, l’amministrazione e le imprese sono sembrate unite nel considerare l’agenda digitale come un investimento indispensabile per far ripartire il Paese, non lo stesso sembra succedere nel Governo e nel Parlamento dove le politiche per l’economia digitale segnano il passo. Nostro compito sarà di stimolare gli attori, ma anche di fare proposte, di sviluppare alleanze, di far crescere una consapevolezza diffusa che questa è l’unica strada disponibile per dare un lavoro ai nostri figli.