La riconoscenza della compagnia: “Professionista e amico”
Un volto noto, e particolarmente apprezzato, per i pendolari e i turisti. Il comandante Aniello Di Iorio, classe 1960, va in pensione. Amato da generazioni di passeggeri: elegante e risoluto, cordiale ma anche deciso, ha incarnato per anni l’ideale del comandante integerrimo, disponibile, non di rado coraggioso, con una capacità di “problem solving” superiore alla media. “Un professionista validissimo, ma soprattutto un amico”, commenta Salvatore Lauro.
Di Iorio è arrivato in azienda nel 1992, dopo aver lavorato – a partire dagli anni ’80 – come comandante di lungo corso su petroliere e navi da carico. “Ho sempre respirato l’aria di mare, sin da piccolo. – racconta - Nonno Luigi Sasso navigava sulle barche che a inizio ‘900 trasportavano il vino da Ischia alla terraferma. Una volta in pensione, mi portava con lui al porto, accompagnandomi sulle navi: per me era come scoprire un mondo, un mondo nel quale mi sentivo a casa. Del resto anche mio padre era direttore di macchina e la mia scelta naturale fu iscrivermi all’Istituto Nautico, che a inizio anni ’70 aveva appena aperto una succursale a Forio. Altrimenti sarei andato a Procida: la passione non conosce ostacoli”. Di Iorio è ricordato anche per molte traversate “impossibili”: “Qualche anno fa, con l’Annamaria Lauro, fiore all’occhiello della flotta Alilauro, uno dei mezzi più stabilizzati, feci un viaggio molto difficile a causa del mare proibitivo: il nostro fu ‘unico mezzo a partire, alle 17.55, per riportare a Ischia i pendolari da. All’arrivo partì un applauso scrosciante: la gente, consapevole della difficoltà della traversata, mi era riconoscente”.
“Sarò sempre riconoscente ai Lauro – aggiunge – perché sono stato accolto in azienda come se fosse una famiglia. Cosa farò ora? Mi dedicherò alla mia famiglia (ha sei figli, ndr) e alla fede, ma sarò sempre disponibile quando Alilauro vorrà consultarmi”.