Venerdì (ore 11) incontro con la fotografa Paola Ghirotti
Dal Giappone ad Ischia, attraverso un sottile e doloroso filo rosso: le calamità naturali. Terremoti e frane, alluvioni e tsunami: la natura che si ribella, l’uomo che soccombe. L’appuntamento è per venerdì 11 ottobre ad Ischia, alle ore 11 nella Sala Teatro del Centro Polifunzionale di via delle Ginestre.
Ci si soffermerà in particolare sulla dimensione estetica del disastro del 2011 che ha funestato Fukushima, attraverso il reportage fotografico dell’ospite dell’incontro (organizzato dal quotidiano “Il Golfo”, in collaborazione con il liceo “Ischia”), la celebre fotografa Paola Ghirotti, che ha voluto recarsi sul posto un mese dopo il terribile evento, considerato il settimo terremoto più potente a livello mondiale. E per la solidarietà e l’affetto dimostrato verso le popolazioni colpite dalla tragedia, ha ricevuto un attestato di ringraziamento dall’ambasciatore del Giappone in Italia. Tra le foto più drammaticamente suggestive, quelle della palestra di Fukushima, eletta simbolicamente icona dell’evento di venerdì, che – racconta la Ghirotti - «rappresentava la memoria fotografica del Paese devastato, un segno di quanto l’immagine fotografica sia utile per ricostruire la memoria di una comunità».
Sull’asse Giappone-Ischia, venerdì ci si soffermerà – con il coordinamento del giornalista Pasquale Raicaldo - anche sulla storia delle calamità che hanno funestato l’isola, con la recitazione di Salvatore Ronga del brano “Casamicciola” di Giovanni Verga, che racconta il famigerato terremoto del 1883 ed alcuni interessanti approfondimenti sul rischio sismico e su quello idrogeologico, tradottosi nelle tragedie del 2006 a Monte Vezzi e del 2009 a Casamicciola, sulle quali si soffermerà il geologo Antonino Italiano