In occasione della presentazione del libro di Gina Menegazzi ho notato la presenza sul tetto dell'Antoniana di un esemplare di Centranthus ruber, variante albus. Ovvero la valeriana rossa, ma con fiori di un bellissimo bianco candido. E' una vera rarità, che ha scelto di manifestarsi e di eleggere a propria casa il tempio della cultura ischitana.
Altre notizie: la famiglia è quella delle Valerianacee, il nome dialettale è "Cannucchiar(a)", per il fatto che i suoi fusti sono vuoti come quelli di una canna.
I contadini un tempo la usavano come foraggio per conigli, capre, buoi, ecc.
Una nota biologica: probabilmente non è una specie a se stante, ma la stessa C. ruber (valeriana rossa) nella quale il colore bianco dei fiori è un carattere recessivo che si manifesta raramente nella naturale propagazione per seme.
Statisticamente un seme su dieci milioni può dare una pianta a fiore bianco.
Ecco perché dico che la casualità della nascita sul tetto dell'Antoniana è un evento raro ed eccezionale.