A Zaro, nell'area comunale di Punta Caruso, assemblea popolare domenica 3 marzo alle ore 11,00 contro la sciagurata scelta della localizzazione del Centro Rifiuti di Forio per la riqualificazione dell'itera area di Zaro e per il recupero dei suoi sentieri!
L'area comunale di Punta Caruso - già area di discarica dei rifiuti urbani di Forio, sottoposta ad un tentativo mal riuscito di bonifica alla fine degli anni '90 – con atto di Giunta Comunale n. 14 del 19/11/ 2012 viene destinata a Centro di Raccolta Comunale, con l'avallo della Soprintendenza ai Beni Ambientali e culturali di Napoli fino al 30 giugno 2013.
Nella detta delibera si parla di un provvedimento provvisorio (sic!) che impegna oltre 133.000,00 euro come intervento di "manutenzione ordinaria e straordinaria" che si configurerebbe " quale bonifica e valorizzazione di un'area di proprietà comunale oggi in completo abbandono e degrado, e quindi un indiscutibile vantaggio economico patrimoniale del'Ente"; a cui vanno aggiunti le spese per il ripristino dello stato dei luoghi che dovrebbero avvenire entro i primi giorni del prossimo luglio, pari a € 96.0000,00 per un totale di spesa di €229.000,00 (pari a € 57.250 al mese per 4 mesi !!!!!! ) che i foriani saranno chiamati a pagare per soli 4 mesi di esercizio (marzo-giugno) senza peraltro che sia stato creato un impianto comunale definitivo e non controverso per il trattamento dei rifiuti.
Sul Piano formale, la gravità che si risconta in detto atto deliberativo sta nel fatto che l'area è tutelata dal vincolo paesistico vigente con un ulteriore limitazione che deriva dalle prescrizioni relative alla fascia dei 300 metri dal mare; l'atto è poi improponibile ai sensi del Decreto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare dell'8 aprile 2008 che detta le condizioni per le scelta dell'area destinata a centri di raccolta comunale dei rifiuti " a condizione che gli stessi rispettino la normativa urbanistica ed edilizia vigente ". In più, l'ex discarica comunale di Zaro/Punta Caruso - oltre ad essere un sito paesaggisticamente tutelato e' anche un sito " potenzialmente contaminato per la possibile presenza di metalli pericolosi " per gli incauti sversamenti effettuati dal 1960 agli inizi degli anni '90 in assenza di formale autorizzazione. L'unica azione pubblica lecita e' quella di bonificare l'area per restituirla poi alla fruizione della cittadinanza, come era previsto anche dal Piano Regolatore di Forio che il Sindaco di Forio in complicità con la Provincia di Napoli ha affossato nel suo decennio amministrativo.
Si tratta di un atto di pirateria ambientale, che dimostra palesemente l'incapacita' di gestione del territorio, qualora se ne avessero ancora dubbi, che finirebbe come l'ennesimo scandalo pubblico in aggiunta allo scheletro del Caserma CC del Capizzo, della Stazione Forestale a Casamicciola Terme, dell'obbrobrio accanto all'eliporto.
Il sito interessato è a pochi passi dal mare, in uno dei punti paesaggisticamente più suggestivi dell'ancora meravigliosa Isola d'Ischia, in un ambiente che il Mondo ci invidia per le sue caratteristiche morfologiche e naturalistiche, per la sua biodiversità peculiare e ricchissima per specie ed entità, per la vegetazione mediterranea e avifauna, per essere luogo mondiale di Cultura con i suoi centri legati alla Colombaia di Luchino Visconti ed al Compositore William Walton.
Oggi più che mai, forti dell'esperienza del passato, dobbiamo chiedere alle Autorità preposte al vincolo ( a partire dalla Soprintendenza ) ed alle Autorità di controllo del territorio ( a partire dalla Forestale, ma non solo ) di intervenire tempestivamente per bloccare l'iniziativa di un Sindaco e di un'Amm.ne Comunale che non disdegnano di raccogliere voti per la prossima campana elettorale attraverso un atto che oltretutto penalizza la nostra immagine turistica e la nostra economia.