Nella splendida cornice del Museo Archeologico di Villa Arbusto la nuova performance di Eduardo Cocciardo e degli allievi della scuola di recitazione "Il Tempo e lo Specchio"
Continua, sulle ali del successo finora ottenuto, l'impegno artistico e sociale del regista e scrittore Eduardo Cocciardo che si cimenta, questa volta, nella rivisitazione di un'opera teatrale direi ormai Cult della commediografia napoletana e italiana.
La famosissima Miseria e Nobiltà, composta in napoletano nel 1887 da Eduardo Scarpetta, e resa internazionale dalla coppia Totò-Loren, nel 1954, (diretta da Mario Mattioli) viene rivisitata in chiave semiseria dalla scuola di recitazione "Il Tempo e lo Specchio" per offrire al vasto pubblico di appassionati del teatro un momento sì di svago ma anche di riflessione,
Si perché a rendere celebre quest’opera (quella originale) non sono solo le gag degli attori ma si evince chiaro dal testo che vengono trattate tante contraddizioni sociali, come povertà, ingiustizia, fame, sentimenti miseri e nobili.
Il riadattamento di Eduardo, pur rispettando il canovaccio originale, attraverso la freschezza di una band di giovani attori, che, iniziatasi a formare all'ombra del Torrione di Forio, sta proseguendo il percorso formativo a Lacco Ameno, aggiunge acqua al mulino della necessità di portare avanti, sull'isola, iniziative di questa portata.
Ricordando le vicende di Felice Sciosciammocca, l'arguto personaggio della Commedia dell'Arte sempre alla ricerca di un metodo per alleviare una fame atavica prodotta dalla miseria in cui versa, insieme alla sua famiglia e acclusa parentela, il nostro Eduardo ci fa notare di seguito che la commedia è un’occasione per riflettere con cinico umorismo sulla confusa realtà contemporanea.
La riscrittura di Eduardo Cocciardo, pur restando sostanzialmente fedele al testo originario, prova ad adattarlo ad un’epoca, la nostra, in cui non solo la “nobiltà” di fatto non esiste più, ma in cui sembrano venire meno i principali valori dell’esistenza individuale e collettiva.
Ciò che non sembra essere cambiato è il cruccio dell’uomo di dotarsi di una maschera che lo aiuti ad ottenere i propri scopi, la necessità, oggi gestita soprattutto dai social, di doversi autorappresentare, di dover mostrare un volto che si adegui alla perfezione al corretto sentire della macchina sociale. Le scenografie di Raffaele De Maio, suggestive e minimali insieme, offrono alla messa in scena un altissimo grado di verosimiglianza e surrealtà, assicurando al contempo la realizzabilità di un evento che altrimenti richiederebbe costi e strutture a dir poco improponibili.
Dopo l'ottima performance della rappresentazione del dramma "Quasi Amleto"
il 2 luglio 2023 nella piazza sottostante il Torrione, realizzata con il patrocinio morale del Comune di Forio, questa volta si cambia location e a ospitare la promettente band sarà il Museo Archeologico di Villa Arbusto col patrocinio del Comune di Lacco Ameno, nella serata di mercoledì 10 luglio alle ore 21.00, ingresso libero.
Oltre ad assistere alla prestazione dei ragazzi e dell'affermato regista Eduardo, potremo godere di una magistrale scenografia preparata dal M° Raffaele De Maio che suggella la qualità di un lavoro artistico e manuale.
L'Associazione Culturale Radici, in concreto supporto al Prof. Eduardo Cocciardo, si augura l'ampia partecipazione dei graditi ospiti e degli appassionati isolani.
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