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[Ischia, 30 giugno] L’Ischia Film Festival è lieto di inaugurare la sua decima edizione con il bel documentario Italy: Love it or Leave itdi Gustav Hofer e Luca Ragazzi (“Improvvisamente l’inverno scorso”), storia del viaggio di due ragazzi su e giù per lo Stivale, per capire se vale ancora la pena restare a vivere in Italia o sia il caso di emigrare.

Un viaggio ironico ed amaro nell’Italia di oggi, un’Italia piena di contraddizioni, che ora avvolge ed ora respinge, un viaggio fatto di scorci bellissimi e di ecomostri, di illegalità resa consuetudine e di eroi pronti a ribellarsi, perché, come dice Camilleri in una bella e toccante intervista, “se le cose nel proprio Paese vanno male, si ha il dovere di restare sul posto, di difendere con estrema coerenza le proprie idee e di non mollare mai… andarsene equivale ad una diserzione”.

Ouverture come sempre all’insegna del cinema d’autore per l’Ischia Film Festival, la principale kermesse cinematografica a livello europeo dedicata alle location, giunto quest’anno alla decima edizione.
Presso la splendida cornice del Piazzale delle Armi sarà infatti proiettato, a partire dalle 21.15, ‘Sa Gràscia’, esordio cinematografico di Bonifacio Angius, uno degli autori di maggior spicco del sempre generoso panorama cinematografico sardo.

Il girato racconta la storia di Antoneddu, un bimbo di dieci anni perso tra i paesaggi di una Sardegna millenaria, surreale, cotta dal sole e persa tra i racconti di una fiaba senza fine. Il protagonista affronterà un viaggio che è insieme iniziatico e di redenzione, un pellegrinaggio verso la chiesa del santo che gli ha salvato la vita, o forse semplicemente dato un’ultima possibilità.

Bonifacio Angus è un autore giovane ma già stimato da pubblico e soprattutto critica, venendo definito da molti addetti ai lavori come una delle grandi speranze del cinema indipendente italiano.

La decima edizione del festival delle location apre la programmazione con il pluripremiato “Italy: Love it or Leave it” di Gustav Hofer e Luca Ragazzi.

[Ischia, 30 giugno] L’Ischia Film Festival è lieto di inaugurare la sua decima edizione con il bel documentario “Italy: Love it or Leave it” di Gustav Hofer e Luca Ragazzi (“Improvvisamente l’inverno scorso”), storia del viaggio di due ragazzi su e giù per lo Stivale, per capire se vale ancora la pena restare a vivere in Italia o sia il caso di emigrare.

Un viaggio ironico ed amaro nell’Italia di oggi, un’Italia piena di contraddizioni, che ora avvolge ed ora respinge, un viaggio fatto di scorci bellissimi e di ecomostri, di illegalità resa consuetudine e di eroi pronti a ribellarsi, perché, come dice Camilleri in una bella e toccante intervista, “se le cose nel proprio Paese vanno male, si ha il dovere di restare sul posto, di difendere con estrema coerenza le proprie idee e di non mollare mai… andarsene equivale ad una diserzione”.

Dopo aver ricevuto numerosi riconoscimenti, Gustav Hofere Luca Ragazzi approdano ad Ischia, dove incontrano il pubblico della Cattedrale dell’Assunta al Castello Aragonese nella prima serata diParliamo di Cinema,condotta dalla giornalista Maria Stella Taccone, e raccontano cosa hanno scoperto del nostro Paese. Certo, le cose da quando hanno girato il loro documentario sono un po’ cambiate… chissà non ci sia un seguito alla loro avventura.

L’Ischia Film Festival, alla decima edizione, presenta dopo la sezione dedicata alle “opere in concorso” e agli “Scenari” le sezioni di “Primo Piano” e “Location Sociale”.

“Primo Piano”, con undici proiezioni fuori concorso dallo stampo internazionale grazie alla portata delle proprie opere e dei propri interpreti, presenta location dalla Turchia alla Gran Bretagna, dall’Italia alla Grecia, dal Marocco all’opposta Antartide. Location protagoniste delle opere al pari dei loro attori, tra i quali spiccano i nomi di star del calibro diEwan McGregor, Emily Blunt, Kristin Scott Thomas, Diego Abatantuono, Raoul Bova, Sean Penn e molti altri.

 

Tra gli incontri previsti a “Parliamo di Cinema” ,presso la Cattedrale dell’Assunta, quelli con Andrea Roncato e Stefania Barca, i quali presentano, “Il Cuore grande delle ragazze”, l’ultimo lavoro del regista Pupi Avati, già illustre ospite del Festival nelle passate edizioni. Atteso anche  l’appuntamento con Francesco Patierno, regista di “Cose dell’altro mondo”.

Attualità, ironia, inchiesta, cronaca, ambiente sono solo alcuni dei temi affrontati nelle opere in proiezione per la sezione, che si aggiunge alla già lunga lista di opere presentate, a completamento della lista finale (77 opere in tutto): Almanya, Cose dell’altro Mondo, Il Cuore Grande delle Ragazze, Il pescatore di sogni, Immaturi il Viaggio, La sorgente dell’amore, Napoli 24, Paradiso Amaro, Qualcosa di Straordinario, This must be the place e Tre uomini e una pecora.

 

L’ evento cinematografico internazionale dell’anno dedicato alle location.

 

[Ischia, 18 Giugno 2012] Giunge quest’anno alla sua decima edizione il festival del cinema di Ischia, che si terrà dal 30 Giugno al 7 Luglio nell’esclusiva e suggestiva cornice del cinquecentesco Castello Aragonese, per premiare come ogni anno i film che hanno meglio raccontato, attraverso le location, la storia e la cultura di un territorio.

Lungometraggi, documentari e cortometraggi provenienti da 26 paesi del globo si contenderanno l’Ischia Film Award, premio che andrà all’opera che ha saputo al meglio esprimere la particolare ed unica tematica di questo festival, che nel corso di pochi anni ha preso piede nel panorama della cinematografia internazionale. Altri premi saranno assegnati nel corso della kermesse a registi, scenografi, direttori della fotografia e attori del grande schermo.

Tra i suoi più illustri sostenitori, il capo dello stato, il Presidente della Repubblica Italiana On. Giorgio Napolitano, ha voluto, per questa edizione, sostenere l’evento aderendo con una targa di bronzo a testimonianza del lavoro svolto e per la promozione culturale e cinematografica, che questo importante appuntamento diffonde in Italia e nel mondo.

Esibizionisti e voyeur, feticisti e sacerdotesse, serial killer e femmine sull’orlo di una crisi di nervi. Il cinema popola da sempre il suo mondo di nevrotici, perversi e cattivissime compagnie, facendone protagonisti di film celebri e celebrati, autentici monumenti visivi all’ambiguità e alla perfidia.
Come dimenticare i volti di donna carichi d’angoscia che il giovane operatore Mark Lewis fissa nell’obiettivo mentre commette i suoi delitti? E’ “Peeping Tom – L’occhio che uccide” (“Peeping Tom”), la rappresentazione più fredda, lucida e freudiana del cinema come meccanismo voyeuristico, specchio che riflette le patologie più nere insite nella natura stessa della settima arte.

Ma “Peeping Tom” è anche il film maledetto che, per la sua carica eversiva (siamo nel 1960!), pone fine alla carriera, per molti versi straordinaria, di uno dei grandi autori visionari del Novecento: Michael Powell. E’ proprio da questo capolavoro, dalla riflessione profonda sulla complicità che si instaura tra noi spettatori e la violenza rappresentata sullo schermo, che parte un lungo viaggio a ritroso per (ri)scoprire il cinema di due talenti straordinari dal cui sodalizio sono nate pellicole anticonvenzionali e dallo stile inconfondibile: Powell, appunto, e il (quasi inseparabile) socio Emeric Pressburger.

Dal 30 Giugno al 7 Luglio 2012, presso il  Castello Aragonese di Ischia, avrà luogo la  decima edizione dell’Ischia Film Festival, unico concorso internazionale dedicato alle location cinematografiche. La manifestazione, nota per i suoi focus su cineturismo e location placement, attribuisce un riconoscimento artistico alle opere audiovisive, ai registi, ai direttori della fotografia e agli scenografi che hanno maggiormente valorizzato location italiane ed internazionali sottolineandone i paesaggi e l'identità culturale.

Come nelle edizioni precedenti, a caratterizzare il festival sarà una settimana di proiezioni all’aperto, omaggi e incontri con ospiti internazionali. Otto giorni ricchi di opere cinematografiche: tra concorso, rassegne e proiezioni speciali, previsti lavori provenienti da tutto il mondo. Opere capaci di valorizzare e promuovere le tradizioni, la realtà storica, i paesaggi e le identità culturali di un territorio attraverso la scelta della location.

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