Il Comune di Lacco Ameno – "Ameno" è stato aggiunto nel 1862 con decreto di Re Vittorio Emanuele I - è situato nella parte nord-occidentale dell'isola e si estende lungo il mare e sulle prime pendici dell'Epomeo con il suo caratteristico scoglio, il Fungo. Ha una superficie di 2,07 Kmq2 con un altitudine che va da 0 ai 300 metri sul livello del mare. Il toponimo deriva da "laccos" cioè "conca", "avvallamento". Ha una popolazione di 4.814 abitanti. E' qui che fu installata "Pitecusa", la prima colonia greca dell'Occidente, nell'VIII secolo a.C. E' anche il più antico centro ischitano della cristianità con la presenza di Santa Restituta, martire cristiana del IV secolo, patrona dell'isola d'Ischia. E' sede nella settecentesca Villa Arbusto del Museo Archeologico di Pithecusa e negli anni '50 del '900 con gli investimenti del Cavaliere del Lavoro Angelo Rizzoli (1888-1970) diede avvio al lancio turistico internazionale dell'intera isola.
Elisa contessa di Medem sposò ai primi dell''800 il barone Von der Recke e "condusse una vita da nomade di corti in corti e godette della simpatia di intellettuali e letterati" .
Nel suo viaggio ad Ischia nel 1805 era accompagnata dal poeta tedesco Christof August Tiedge, dalla figlia adottiva Von Anselm, dal paesaggista J. Cristian von Reinhardt e da due cameriere.
Alloggiò dal 12 giugno al 31 luglio 1805 a Villa Pannella, "intitolata Quisisana per la salubrità del suo clima e la giocondità del sito", del canonico don Tommaso De Siano, a Lacco Ameno nella contrada Pannella. La villa ebbe come ospiti sette monarchi: Francesco I, Ferdinando II, Leopoldo del Belgio, il re di Sardegna Carlo Felice, Guglielmo Wurtemberg, il re di Baviera, Massimiliano, re Ludovico I, padre di Massimiliano. La villa fu distrutta dal terremoto del 1883. Le notizie le attingiamo da "Ospiti ad Ischia" di Paul Buchner.
La contessa Von der Recke così descrive il suo soggiorno a Lacco Ameno "in quest'isola incantevole":
"...Sono salita sul tetto piatto della nostra casa: il panorama era un incanto, i raggi obliqui del sole al tramonto indoravano l'isola e le coste di Napoli. Questo panorama per bellezza è inferiore soltanto a quello che si gode dall'Epomeo. Dall'altura ove sono si distendono due file di colline a sud-ovest ed ad ovest, che circondano la piccola valle coperta di vigneti; l'intera valletta e le sue piccole colline sembrano formare un unico e grande vigneto, intersecato da innumerevoli sentieri. Le viti sono raramente innaffiate dalla pioggia, la loro freschezza è dovuta all'abbondante rugiada; s'innalzano a ghirlanda, intercalate da castagni, mandorli e ulivi; anche il melograno e l'oleandro vi crescono in gruppi smaglianti. Il villaggio di Lacco si distende dalla riva del mare fino a una terrazza avanzata dell'Epomeo: la cupola della sua chiesa, particolarmente elegante, è uno degli ornamenti più belli del paesaggio..." .