Ischia News ed Eventi - Casamicciola nel “Diario di un ignorante”

Casamicciola nel “Diario di un ignorante”

Casamicciola 1800

Poesie e racconti
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Il Comune di Casamicciola – al quale è stato aggiunto il termine "Terme" dal 1956 – ha una superficie di 5, 6 Km2 e la sua altitudine va da metri 0 sul livello del mare ai 788 raggiunti nei pressi del Monte Epomeo. La sua popolazione è di 8.379 abitanti. E' la più antica cittadina termale dell'isola d'Ischia che raggiunse la sua massima notorietà nel XIX secolo grazie al termalismo che fu avviato nel 1604 con lo stabilimento-ospedale del Pio Monte della Misericordia di Napoli. Completamente distrutta dal terremoto del 28 luglio 1883 la cittadina fu ricostruita in poco più di 10 anni e già agli inizi del '900 tutte le attività turistiche erano state ricostruite. E' divisa nei quartieri di Perrone, della Marina, di Piazza dei Bagni del Gurgitello, di La Rita, Piazza Majo e Sentinella.

Casamicciola era già la "cittadina delle terme" nel XVII secolo grazie allo stabilimento termale in Piazza dei Bagni del Gurgitello del Pio Monte della Misericordia avviato nel 1604 e già veniva presentata nella guidistica settecentesca "come centro aperto all'ospitalità con "buone abitazioni e belli casini per comodo di coloro che vogliono servirsi dei bagni" e fu annoverata in breve tra le più ricche stazioni balneari d'Europa" come scrive Ilia Delizia in una presentazione di una mostra fotografica a cura dell'arch. Corrado D'Ambra del 1982.

Fino al terribile terremoto del 28 luglio 1883 che causò la morte di circa 3mila persone su di una popolazione residente e dimorante di circa 4mila con la distruzione di tutto l'abitato (crollarono 3.316 vani, nessuna casa rimase illesa) Casamicciola era la più nota località dell'isola d'Ischia grazie ai suoi stabilimenti termali di Piazza dei Bagni e di La Rita tanto che il visitatore A Rotureau nel suo "dizionario enciclopedico delle scienze mediche – vol.XII, Parigi 1874) scrive che "le sorgenti non si trovano, come si crede generalmente su tutta la superficie dell'isola; è a Casamicciola che sono presenti le sorgenti e gli stabilimenti principali. Non è una semplice questione di topografia che ci fa fare questa osservazione ma l'interesse dei bagnanti che devono essere avvertiti di non sbarcare al borgo di Ischia ma un'ora più tardi dove appunto si ferma il battello" .

Dopo il terribile terremoto Casamicciola fu ricostruita in poco più di 10 anni in tutt'altra maniera ma alla fine del secolo era già ritornata ad essere la "cittadina delle acque termali" .

Una visitatrice belga di lingua francese nel 1894 pubblica a Bruxelles per i tipi dell'editore Paul Lacomblez un diario delle sue vacanze nei golfi di Napoli e Salerno e lo firma "Journal d'une ignorante" . Non si è mai saputo il nome dell'autrice. Mons. Pasquale Polito ne aveva ricopiato il tratto di diario riferito ad Ischia in un quaderno.

" Il suolo di Napoli e dei suoi dintorni sono ben poca cosa di fronte al rigoglio di questa lingua di terra, campagna isolata dal mare. I vigneti, che producono un delizioso vino di color rubino, s'inoltrano lontano dai flutti, si arrampicano e si allacciano fin sulle pendici dell'Epomeo, il monte più alto dell'isola, fino ai crepacci delle rocce più selvagge, sulla punta delle creste più tormentate".

La visitatrice belga resta solo due giorni. Così descrive la sua partenza: "Poi la partenza. Un cielo un po' più discreto ma sempre grazioso, accompagna il nostro ritorno da Casamicciola a Napoli. Mi dispiace lasciare Villa Pithecusa (bel nome greco di Casamicciola), la sua doppia terrazza, le sue comodità di campagna e gli indigeni dagli occhi dolci e ardenti, le braccia sempre cariche di fiori e d'arance mature" .Casamicciola-panoramica-1