Felix Policastro, vernissage sabato 22 giugno ore 20:30 Atelier delle Dolcezze, piazza degli eroi Ischia. Finssage 23 agosto.
Felix Policastro prosegue nella sua ricerca di allestimento globale in spazi non convenzionali proponendo presso l'Atelier delle dolcezze a Ischia, (Piazza degli Eroi) Quando l'olio frisse lasciai cadere le uova il 22 giugno 2013 alle ore 20.30 una serie di interventi site specifici che coinvolgeranno lo spazio sia nella sua dimensione fisica che sensoriale, ma anche come locus dove gli umani potranno 'giocare' con i 'pizzini', pizzini 'di/versi' che accompagneranno le prelibatezze dell'Atelier sui quali l'artista scrive i suoi pensieri in libertà per i fortunati avventori e non lo lasceranno fino al 'conto' adolcito da versi scelti da Felix per rendere il triste scontrino un unicum da serbare con piacere. Segni primevi figli del cuore profondo dell'uomo d'ogni tempo e d'ogni dove, figure arcaiche e primordiali nella loro incisiva essenzialità: un alfabeto personale, un reticolo di rimandi a una realtà dell'inizio del tempo fatta di geroglifici e grafemi, in una composita rassegna che vede insieme la pittura, la scultura e la videografica.
"L'alfabeto/grammatica visuale, elaborato in oltre sedici anni d'attività, manifesta l'ultima tensione umana alla comprensione, al simbolo come morfema loquace e al contempo evocativo della "cosa", all'intimo colloquio tra l'umano e il naturale in un continuum che non ha soluzione di continuità. A chi cercasse l'oggettivo l'opera di Policastro risponderebbe con l'opaco, sia pur lucente, con il precario equilibrio di una percezione che si fa parola."
Mariastella Cassella
Jolanda Capriglione, così si esprime in una delle sue letture dell'opera di Felix Policastro: "I materiali continuano a dialogare in una simbiosi volutamente accattivante sottolineata anche dalle forme sempre dichiarate: figure sinuose che attraversano le spigolosità della vita, forme che spesso egli ama prendere direttamente dalla natura, sottolineate da colori opachi che ti costringono a "guardar meglio".
Da qualche tempo Policastro sta studiando il cuore, tradizionale luogo dei sentimenti, della passione in contrasto con l¹altro luogo corporeo, il cervello, cui tradizionalmente viene affidato il gravoso compito della razionalità, della lucida freddezza. Egli ha inventato allora il cuore pensante giacché gli pareva strano che bisognasse cambiar sede e registro per poter vivere la vita nella sua completezza, nella sua continuità.
E' un artista "intemerato" Felix Policastro che sa usare la calma delle geometrie piane, ma anche le audaci ironie dei volumi per offrirci sempre lavori "parlanti", mai noiose dipinture da "appendere là" e dimenticare.