Un'ulteriore iniziativa della scuola isolana per interrogarsi sugli orrori della storia.
Una riflessione collettiva sull'importanza della memoria nella storia e nel bagaglio etico di un popolo civile è il fulcro di un incontro pubblico, organizzato dall'Istituto d'Istruzione Superiore "Cristofaro Mennella", che si terrà martedì 4 febbraio 2014 prezzo il Cinema Delle Vittorie di Forio a partire dalle ore 9.30.
"Senza memoria non siamo nulla. Un viaggio verso il passato con un solo bagaglio: il futuro. Per un'etica della responsabilità: testimonianze e riflessioni": è questo il suggestivo ed intellettualmente impegnativo tema ufficiale della manifestazione-evento patrocinata dal Comune di Forio.
L'iniziativa è legata al filo rosso della Shoah, lo sterminio del popolo ebraico scientemente predisposto e perseguito dal nazismo e, quindi, si collega alla Giornata della Memoria, di cui si fa prosecutrice a qualche giorno di distanza dalle manifestazioni che, come tradizione, si sono susseguite sull'isola d'Ischia ed in tutta Italia e che hanno visto ancora una volta la scuola in prima fila, con l'obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni ai drammi generati da ideologie mostruose.
L'appuntamento al "Delle Vittorie" vedrà gli interventi di Sagiva Salerno, che racconterà le sue esperienze ed i suoi ricordi, di Alessandro Arienzo, ricercatore di Storia delle Dottrine Politiche presso l'Università "Federico II" di Napoli, della giornalista Isabella Marino e della professoressa Giovanna Tessitore, docente dell'Istituto "Cristofaro Mennella".
A tirare le fila della discussione sarà il prof. Mario Sironi, dirigente scolastico del "Mennella".
Seguirà la proiezione del film "Anita B.", di Roberto Faenza: la delicata storia di una ragazza di sedici anni sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz e che vuole riaffacciarsi alla vita con tutte le sue forze.
L'incontro è pubblico e, mai come in questo caso, è opportuna la partecipazione della platea più vasta, non solo degli studenti: le ideologie ed i drammi che saranno rievocati ed esorcizzati nel convegno possono sempre ritornare; da qui la necessità di continuare a ricordare, ad interrogarsi, a vigilare, ad educare.