Elly Schlein :quando bastano due parole/ ciò che mi ha colpito nell'ultima parola su la 7 condotta da Enrico Mentana sono state due parole oltre al tono serio, concreto, misurato nella lingua italiana di Manzoni lavata in Arno
senza alcun accenno romanesco per riaffermare con la cadenza ed il tono che siamo "italiani per cultura" anche se qualcuno ha il cognome tedesco. Elly ha fatto un cenno al "nuovo Pd". Come se volesse rimarcare che questo PD è una "cosa" diversa da quello che era prima di lei. Poi ha affermato che "stiamo nel partito socialista europeo nella nostra famiglia". Ed ancora non ha risposto alle domande da "jubebox" sulla polemica per l'aggettivo volgare usato da de Luca per la meloni che lo ha propagandato per una campagna di marketing. Ha parlato di cose concrete. Della sanità e del lavoro precario e del quadro economico e sociale estremamente preoccupante. Con questo "nuovo Pd" e questa dichiarazione di appartenenza al "socialismo europeo" Elly ha incarnato la "transizione ideologica" tra il vecchio idealismo della "sinistra" con quello dei tempi drammatici che stiamo vivendo con la seconda globalizzazione della storia dopo la fine della guerra fredda durata almeno 30 anni. Elly con il "nuovo" Pd propone un "nuovo" socialismo. Lo fa con stile e serietà e non promette la luna o le stelle. Il cammino non è facile. Ma questo stile da una giovane di 40 anni è di per sé stesso una straordinaria speranza. G. M.