Ischia News ed Eventi - Barano e la valle di Renan

Barano e la valle di Renan

Spiaggia dei Maronti vista dal belvedere del Testaccio

Poesie e racconti
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Il Comune di Barano d'Ischia ha una superficie di circa 12 Km2 ed una popolazione di 10.157 abitanti. Occupa la parte sud-occidentale dell'isola ed è costituito da diverse frazioni: Testaccio, che fu Comune autonomo dal 1806 al 1873, Piedimonte, Fiaiano, Schiappone, Buonopane. E' uno dei due comuni montani dell'isola – l'altro è Serrara-Fontana – e nel suo territorio è localizzata la sorgente di Nitrodi dove nel 1757 furono trovati 11 rilievi votivi dal I secolo a.C. al III d.C. dedicati alle ninfe Nitrodi. Con Serrara-Fontana divide la spiaggia dei Maronti, la più lunga dell'isola con i suoi 2 chilometri.

Ernest Renan (1823-1892), probabilmente il più grande letterato e brillante pensatore francese della seconda metà del XIX secolo, soggiornò nell'isola d'Ischia presso la Villa Zavota di Casamicciola nel 1875, nel 1877 e nel 1879. Negli ultimi due anni fu accompagnato dal figlio Ary, pittore e disegnatore, che ha lasciato alcuni bellissimi e dettagliati disegni. A Casamicciola Renan scrisse i suoi "Ricordi". Giorgio Balestriere ha scritto per "La Rassegna d'Ischia" (marzo/ aprile 2011) un dettagliato saggio sul soggiorno di Ernest e Ary Renan ad Ischia ricostruito anche dalle lettere inviate agli amici.

Ernest girava tutta l'isola alla scoperta delle sue bellezze. Sostò anche a Barano, uno dei due Comuni "montani" dell'isola, ed ebbe occasione di vedere "il folgorante panorama che si poteva osservare da quell'incantevole poggio, poi denominato in suo onore "la valle di Renan" (il cosiddetto belvedere di Barano)". Balestriere "auspica che l'amministrazione di Barano faccia tutto il possibile affinchè sia restituito a questo posto il suo dimenticato appellativo".

"A Barano Ernest Renan era di "casa" dai Buono i quali, tra l'altro erano proprietari della panoramica collina. Sicuramente Renan restò così affascinato dallo spettacolo che gli si apriva davanti che decise di ritornarvi più volte. Da lì infatti la vista spazia sul promontorio di S. Angelo, che si staglia sull'azzurro mare e la suggestiva valle dell'Olmitello sulle cui alture si possono ancora osservare antri di origine incerta ma in cui si rifugiavano gli abitanti dei villaggi circostanti per mettersi in salvo dai feroci saraceni" scrive Balestriere.

Renan trascorse ad Ischia "le giornate più felici della sua vita" come afferma in un articolo che scrisse per "Paris-Ischia" nel 1883 per aiutare i terremotati ricordando "la casa da dove durante le ore calde del giorno non si sentiva che il canto delle cicale" che annunciavano l'uva matura.

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