Ascoltando l’intervento di chiusura della tavola rotonda all’ultima giornata di studio del corso di formazione “il funzionario comunale nella riforma degli enti locali” del Presidente dell’Università Telematica “Pegaso”, dottor Danilo Iervolino, e le sue profonde convinzioni nelle enormi potenzialità della telematica per una “rivoluzione” anche nell’apprendimento permanente per tutta la vita ed in qualsiasi punto della faccia della Terra uno si trovi, mi è venuta immediatamente alla mente la lezione di pensiero del grande economista austriaco Joseph Aloisus Schumpeter (1883- 1950). Schumpeter contende a Keynes la fama di più grande economista del XX secolo. Keynes è ritornato d’attualità per la sua politica del “debito pubblico”necessario per estendere lo stato sociale Schumpeter oggi si troverebbe a suo agio perché la rivoluzione dell’informatica e della telematica dà ragione alla sua teoria dell’”imprenditore-innovatore”.
Schumpeter sostiene infatti che le “innovazioni”sono le fondamenta dello sviluppo economico e che un imprenditore deve avere una particolare visione delle potenzialità di una innovazione, deve avere il coraggio e la tenacia necessari per sfidare l’inerzia delle abitudini. Solo con l’”innovazione” va avanti il capitalismo le cui crisi cicliche sono salutari perché rappresentano una “doccia fredda” per riprendere con maggior lena il cammino verso uno sviluppo ancora più avanzato.
Le crisi cicliche del capitalismo – secondo Schumpeter - sono necessarie perché producono anche “innovazioni” continue. Il ciclo dello sviluppo è eterno: espansione, recessione, depressione, ripresa.
Ascoltando Danilo Iervolino, un giovane di soli 37 anni e che in soli 8 anni è stato capace di fondare un’azienda culturale capace di avere 6 milioni di fatturato e dando lavoro a centinaia di persone ho avuto la convinzione che senza “innovazione” non può esserci ripresa economica e che se non si ha il “talento dell’imprenditore” non si può fare questo lavoro.
Bisogna amare le sfide, non abbattersi nei momenti di crisi e farsi una “doccia fredda” e credere in se stessi ed in quello che si fa.
Anche per questo la vita è meravigliosa.