Sabato 24 novembre nel corso del vernissage della mostra collettiva dei finalisti, sono stati annunciati alla stampa e al pubblico i vincitori ed i menzionati della Prima edizione del Premio Francesco Fabbri per le arti contemporanee.
A vincere la sezione "Arte emergente" è stato l'artista Jacopo Mazzonelli con l'installazione "If" del 2011; l'opera dal forte valore simbolico è composta da tre compassi conficcati nel muro che sembrano creare un geroglifico, un ideogramma, che solo avvicinandosi rivela la parole inglese che ne dà il titolo; a completare l'opera è una lente che permette di guardare la scritta ribaltata, come nel funzionamento di una macchina fotografica. L'artista nel definire la poetica del lavoro sottolinea: "Il rapporto che si instaura tra l'elemento geometrico rappresentato dai compassi e quello concettuale della parola crea un apparente cortocircuito semantico. Il riferimento alla poesia di Rudyard Kipling non è casuale; i rigidi scopi educativo-pedagogici che la poesia persegue si formalizzano attraverso l'oggetto".
Ad aggiudicarsi la sezione "Fotografia contemporanea" è l'autore Simone Bergantini con l'opera "Uncapture - 001" del 2012. Il lavoro, che fa parte di un nuovo ciclo dell'artista, è realizzato attraverso il combinato del procedimento analogico con quello digitale. La fotografia è una riflessione profonda che vuole raccontare metaforicamente l'invisibile e il fallimento dell'immagine. Soggetto del lavoro è un bene comune nella società del consumo di massa: il contenitore vuoto di una rivista. L'oggetto, con la sua lievità, trasparenza e una fisicità appena delineata, diventa ultima soglia e confine prima dell'invisibile.
La "menzione della Giuria - BIM PIAVE Nuove Energie" della sezione "Arte Emergente" è stata attribuita a Matteo Fato e Roberto Pugliese.
Matteo Fato ha proposto l'installazione "Senza titolo con Pittura" del 2011. Il lavoro, pur senza utilizzarlo, richiama l'immaginario del mezzo fotografico delle origini (attraverso le suggestioni delle immagini senza tempo create dagli strumenti stereoscopici) e la riflessione sui mezzi espressivi articolata tra la pittura e l'uso del neon.
Roberto Pugliese ha presentato l'istallazione sonora "Orchestra cinetica" del 2011. Il lavoro è composto da una serie di dispositivi elettromeccanici che percuotono delle lattine di metallo; questi elementi divengono una inusuale orchestra che interpreta una partitura, concepita dallo stesso autore, che acquista un vero valore "musicale".
La "menzione della Giuria - BIM PIAVE" della sezione "Fotografia contemporanea" è andata ad Andrea Botto, Fabrizio Bellomo e Lamberto Teotino.
Andrea Botto ha presentato la foto "KA-BOOM #17" del 2009; il lavoro fa parte di una serie di immagini legate alle esplosioni in ambiti civili, una sorta di disordine come metafora della contemporaneità in un gioco tra realtà e finzione.
Lamberto Teotino con "L'ultimo Dio" del 2012 mette in atto una ricerca sugli aspetti psicologici dell'individuo e sulla coscienza umana, con una identità anatomica che oramai è processo mentale e concettuale.
Infine Fabrizio Bellomo che, con il video "La guerra delle sgagliozze" del 2011, presenta una serie di video ritratti di venditori ambulanti della città di Bari, intendendo questi come una dilatazione dei tempi fotografici. Supera e trascende il mezzo fotografico con un gioco di ambiguità, perché i soggetti pensano di essere fotografati mentre in realtà sono filmati.
I vincitori hanno ricevuto un premio acquisto e i loro lavori sono entrati a far parte della collezione della Fondazione Francesco Fabbri Onlus, che li custodirà a Casa Fabbri, il centro residenziale inaugurato ad inizio anno e da allora teatro di numerosi eventi.
Le Giurie che hanno valutato i lavori pervenuti erano composte, per la sezione "Arte Emergente", da Antonio Arévalo, Daniele Capra, Martina Cavallarin e Valerio Dehò; per la sezione "Fotografia contemporanea", da Luca Panaro, Stefania Rössl, Alessandro Trabucco e Francesco Zanot, con la partecipazione ad entrambe di Carlo Sala.
I lavori finalisti rimarranno esposti fino al 23 dicembre nella mostra collettiva di Villa Brandolini, curata da Carlo Sala. La rassegna si muove secondo direttrici ibride e plurali, spaziando dalla fotografia alla pittura, dalla video-arte alla sound art fino all'installazione. Un percorso che presenta vari stimoli e varie modalità di rappresentare un presente sempre più complesso e stratificato.
Con la realizzazione del Premio, la Fondazione Francesco Fabbri continua il suo impegno nella valorizzazione dei linguaggi del contemporaneo per promuovere i processi di carattere innovativo, intercettando il pensiero e le creazioni che rappresentano le eccellenze del presente. I lavori esposti nella mostra collettiva e quelli premiati rappresentano uno spaccato sulle migliori tendenze internazionali del panorama visivo odierno.