GRAN SUCCESSO DI PUBBLICO PER IL CONVEGNO DEL 5 APRILE A ISCHIA
Una Biblioteca Antoniana affollata in ogni ordine di posti ha ospitato lo scorso 5 aprile il convegno sul tema "Il trust per la protezione del patrimonio del professionista e dell'imprenditore", organizzato dalla Commissione di studio su trust e patrimonio, attiva da tredici anni presso l'Ordine dei Commercialisti partenopeo e presieduta da Paolo Gaeta, in collaborazione con l'Unione Commercialisti e Consulenti del Lavoro dell'Isola d'Ischia.
Le recenti notizie di stampa sulle presunte illegittimità dei trust costituiti nei Paesi offshore, i cosiddetti "paradisi fiscali", sono state ovviamente fra i temi rimbalzati nel corso dei lavori. Un'occasione utile, questa, per marcare la differenza fra i trust istituiti in Paesi stranieri ed il "trust interno", vale a dire costituito in Italia da professionisti operanti nel nostro Paese.
Uno strumento che – è emerso durante il convegno di Ischia – si inserisce perfettamente nel nostro ordinamento, come dimostrano le centinaia di sentenze in materia emesse dalla Cassazione, dai Tribunali italiani e dalle Commissioni tributarie. Nessuna "elusione", dunque, con il trust interno, ma un mezzo unico per la protezione legale dei patrimoni, quasi sempre frutto del lavoro e dei sacrifici di intere generazioni.
Ben diversa la tutela offerta dal "fondo patrimoniale": è questo un altro significativo elemento messo in luce dal confronto ischitano. «Un fondo patrimoniale - ha spiegato Paolo Gaeta – presenta limiti oggettivi e soggettivi. Per fare un solo esempio, questo strumento è legato alla durata del matrimonio, una condizione che può mutare nel tempo. In caso di separazione o di divorzio, la garanzia viene meno. Nel fondo, inoltre, non è possibile conferire beni rilevanti quali, ad esempio, somme di denaro o beni immobili quali la casa per le vacanze». Tutti limiti che non sono previsti per il trust, non a caso sempre più richiesto anche nel caso delle coppie di fatto, o quando vi sia la necessità di programmare il futuro per un familiare con disabilità.
Last but non least, i costi per istituire un trust: anche di questo si è parlato ad Ischia, sgombrando il campo dalle somme "leggendarie" che spesso circolano fra coloro che sono poco informati in materia. Si tratta, al contrario, di spese assolutamente sostenibili, specie se rapportate all'entità dei beni da preservare.
Dopo i saluti di Immacolata Vasaturo, consigliere delegato della Commissione trust e patrimonio presso l'Ordine dei Commercialisti di Napoli, e di Pietro D'Ambra, presidente dell'Unione Commercialisti e Consulenti del Lavoro dell'Isola d'Ischia, moderati da Enrico Iovene della U.C.C.L, hanno relazionato Pasquale Macchiarelli (notaio a Napoli), Paolo Gaeta, presidente della Commissione trust e patrimonio presso l'Ordine dei Commercialisti di Napoli, Tommaso Pepe, dottore commercialista di Prato, e Riccardo Sersale, dottore commercialista a Napoli.