Arrivarono all'imbrunire. E, dopo aver doppiato Punta Imperatore ancora con il favore del giorno, sbarcarono con le loro galee nella baia di Citara. Dove colsero di sorpresa la popolazione, ancora intenta ad accendere sulla spiaggia e sugli scogli i fuochi di avvistamento. Non ebbero pietà di nessuno, misero a ferro e fuoco i casali degli isolani e rapirono tutti i giovani della contrada, sia maschi che femmine, per rivenderli come schiavi nei porti turchi del Mediterraneo.
Erano i pirati, capitanati dal terribile Draghut, che con le loro scorrerie terrorizzavano da tempo gli abitanti del versante occidentale dell'isola d'Ischia che non potevano trovare rifugio nel Castello Aragonese perché troppo distante dalle loro abitazioni.