Cari amici,
con delibera di Giunta Regionale del 29 Aprile 2011 - con la quale, su proposta dell’Ass. ai Trasporti Vetrella, viene approvato il nuovo Piano delle Tariffe dei Servizi Marittimi del golfo - l’attuale maggioranza di governo regionale presieduta dall’on. Caldoro, con grande enfasi, annuncia l’allineamento delle tariffe delle società private a quelle della Caremar dopo aver innalzate quest’ultime.
Si consolida così un danno economico sui già scarsi bilanci di ogni singola famiglia e sull’economia dell’intera collettività delle isole del Golfo di Napoli; si annulla quel processo di liberalizzazione del mercato che la Comunità Europea ed il Garante stanno invocando da tempo; si cristallizza una posizione di privilegio e di monopolio degli attuali armatori privati che prevedibilmente sono stati assicurati in tal senso (ed anche sul rinvio di ogni gara) negli ultimi contatti che hanno avuto con l’Assessorato, dopo il colpo tariffario concretizzato nel periodo pasquale.
Al di là del merito, l’Ass. Vetrella ha operato in modo carente sul piano della democrazia e della partecipazione poiché ha escluso dal processo di pianificazione sia l’Ente Locale, sia le Organizzazioni Sindacali , le Associazioni di categoria e quelle degli Utenti; ma ha anche ingannato le nove Amministrazioni isolane presentando ai Sindaci, nello spazio di pochi giorni, ben due proposte tariffarie sostanzialmente distanti a sostegno delle quali evidentemente non c’è alcuna seria riflessione scientifica. Due proposte, di cui la seconda - pur essendo migliorativa rispetto alla precedente che vedeva per esempio la tariffa residente Ischia-Napoli di 8 euro contro gli attuali 4.80 - innalza tutte le tariffe attuali a quelle “truffa” dei giorni di Pasqua; in più, annuncia un incremento tariffario della compagnia pubblica Caremar per il trasporto di veicoli e gommati e, sempre in perfetta sintonia con le aspirazioni dei privati, già anticipa la privatizzazione della Caremar al 100%.
L’iniziativa Vetrella non manca, ad onore del vero, di una significativa proposta sul sistema integrato tariffario, quale l’introduzione del carnet dei biglietti e degli abbonamenti mensili ed annuali per i residenti ed i pendolari su ogni nave che solca il Golfo di Napoli. Una proposta che rischia, però, di rimanere sulla carta (come l’Unico Terra-Mare di cascettiana memoria) se non si vara il nuovo Piano Regionale dei Servizi Marittimi e non si affronta a monte il discorso sull’affidamento delle linee e della conseguente regolamentazione del servizio anche sulle corse residuali, non trascurando la rimozione del monopolio esistente e della spartizione delle linee e delle aree commerciali che oggi affligge le nostre giornate e la nostra economia.
Dove prendere i soldi per garantire servizi necessari e tariffe minime agli isolani?
E’ questa la domanda che il più delle volte ci viene da chi ha interesse a non potenziare il servizio pubblico. Per Noi consumatori, non c’è altra soluzione, egr. Ass. Vetrella, se non nel recupero di parte dei profitti che si hanno nel trasporto via mare; profitti che, per garantire corse socialmente utili, è giusto e doveroso orientare verso il pubblico prima ancora che nelle tasche dei privati. E per raggiungere tale obiettivo occorre rivedere l’intero quadro orario ed assegnare alla Caremar / futura CoReMa parte dei servizi commerciali che sono essenziali per l’economia delle isole e vantaggiosi per le casse regionali (trasferimento rifiuti, approvvigionamento energetico, generi commerciali di prima necessità nelle ore e nelle tratte giuste,…), oggi effettuate senza regolare status giuridico e/o in regime di monopolio dai privati !
La liberalizzazione del mercato è nella competizione, anche pubblico- privati , e non nel livellamento in alto delle tariffe!
Occorre, scuotere, cari amici, la Commissione Regionale ai Trasporti e l’indifferenza dei singoli gruppi politici che siedono in Consiglio Regionale che bene farebbe ad avocare a se l’intera tematica chiedendo un apposito Consiglio.
Assemblea pubblica interisolana
SABATO 7 maggio alle ore 10.30 al Calise di Ischia, nella Pineta.
Prof. Nicola Lamonica