Ischia News ed Eventi - Ischia come il Sud: Fragile e Tragico

Ischia come il Sud: Fragile e Tragico

Ambiente
Typography

Il “ caso dell’ isola d’ Ischia” – dopo la tragica alluvione del 26 novembre 2022 con 12 morti e danni incalcolabili alla cittadina di Casamicciola che aveva già subito il terremoto del 21 agosto 2017 ( IX grado della MSC) con due morti e danni enormi ai quartieri del Majo, la Rita, Fango e cioè l’ epicentro di tutti i sette terremoti del XVIII e del XIX secoli 1796, 1828, 1841, 1863, 1867, 1881, 1883 - diviene paradigmatico per un rilancio delle sue potenzialità di crescita economica ed occupazione ma ponendo la difesa dell’ ambiente al primo posto. Ischia diviene apripista del nuovo modello di sviluppo capace di coniugare crescita economica e difesa ambientale per tutto il Mezzogiorno d’ Italia.


Le tragedia del terremoto e dell’ alluvione di Casamicciola pongono un tema ineludibile di una gestione amministrativa unitaria del territorio e dell’ economica dell’ isola d’ Ischia di appena 46 Km2 ma con 64 mila abitanti, 3mila imprese, 50mila posti letto,10mila studenti dell’ obbligo e superiori, 14mila lavoratori stagionali iscritti al Centro per l’ Impiego ma divisa in sei Comuni, una Città Metropolitana, una Regione limitandosi agli enti locali senza tener conto di un Ente chiamato “ Autorità di Bacino” e di un altro chiamato “ Area Marina Protetta” per completare un complesso quadro istituzionale con enti pubblici che hanno generali e colonelli ma senza soldati.
La dichiarazione di “ stato di emergenza nazionale” ai sensi della legge 225/92 sovraordinata rispetto allo “ Stato di calamità naturale” disposta dal Governo Nazionale trova l’ isola d’ Ischia in presenza di sei Commissari di Governo con i poteri eccezionali della Repubblica per sei funzioni e cinque persone fisiche. L’ isola d’ Ischia non ha mai avuto un PRG – Piano Regolatore Generale – previsto dalla legge urbanistica del 1942.
Ha bisogno di un Piano di Assetto Territoriale. Ha bisogno di un Accordo di Programma ( art.34 testo unico enti locali) per la predisposizione e l’ attuazione di un “ Contratto Istituzionale di Sviluppo” per una coesione economica e sociale capace di utilizzare i fondi del PNRR e del QFP 2021-2027. Gli Enti strumentali di INVITALIA e della CASSA DEPOSITI E PRESTITI debbono essere coinvolti per un nuovo modello di sviluppo imperniato sulla transizione ecologica ed i cambiamenti climatici e da qui il PARCO PUBBLICO DEL MONTE EPOMEO per l’ eliminazione del rischio idrogeologico e la mitigazione del rischio sismico senza dimenticare il rischio vulcanico ( Alfred Rittmann – Geologia dell’ isola d’ Ischia – 1930-).
LA LEGGE SPECIALE COME NEL 1952
Una LEGGE SPECIALE dello Stato – concertata con la Regione per le materie concorrenti - si impone. In fondo era già una “ Legge speciale” l’ istituzione dell’ Ente Autonomo di Diritto Pubblico EVI- costituito nel 1939 ( ma non funzionò per la guerra mondiale) ma operativo con fondi statali e dotato di proprio Consiglio di Amministrazione dal 1952 approvato con legge del Parlamento con durata ventennale.
Si ripropone l’ istituzione di un Ente di Diritto Pubblico – come lo fu l’ Ente per la Valorizzazione dell’ isola d’ Ischia dal 1952 al 1972 – per la gestione della Ricostruzione dal terremoto e dall’ alluvione di durata ventennale prorogabile che debba redigere ed approvare il Piano di Assetto Territoriale – strumento urbanistico intercomunale che unisca “ tutela passiva” ( piano paesistico) e “ tutela attiva” ( piano regolatore) ed in Campania gli urbanisti discutono da oltre 50 anni della differenza - e metterlo in esecuzione come “ soggetto attuatore”. Si tratta di chiudere circa 30mila domande di condono edilizio, realizzare delocalizzazioni, prevedere una praticabile edilizia residenziale pubblica ex-edilizia economica e popolare.
L’ Ente di Diritto Pubblico ( ERI- Ente Ricostruzione Ischia) con proprio Consiglio di Amministrazione non solo dovrebbe essere realizzatore ma gestore con proprio personale del Parco Naturalistico e Scientifico del Monte Epomeo. l’ ERI dovrebbe realizzare e gestisce il Centro di Idroclimatologia sull’ Osservatorio Geofisico 1885 nel Comune di Casamicciola. L’ ERI potrebbe gestire qualsiasi altro servizio delegato dai sei Comuni.
Se si riflette si possono azzardare similitudini tra il 1952 ed il 2022 di opposto segno. Allora – 1952 - 70 anni fa – la classe dirigente puntava ad un decollo turistico dell’ isola d’ Ischia, ad una “ valorizzazione” attraverso il patrimonio termale e naturalistico richiamando le possibilità della Cassa per il Mezzogiorno istituita nel 1950. Il convegno del 1950 al Pio Monte della Misericordia di Casamicciola nel libro di Memorie del prof. Vincenzo Mennella ( 1923-1995), sindaco di Lacco Ameno che Oriana Fallaci descrisse come “ il professore di latino che se ne intende di bilanci”, costituisce inoppugnabile testimonianza. Nel 1950 nell’ isola d’ Ischia c’erano 28 alberghi di cui 15 a Casamicciola. Casamicciola aveva anche 17 stabilimenti termali storici nell’ area di Piazza dei Bagni del Gurgitiello e nell’ area del vallone La Rita.
70 anni dopo l’ isola d’ Ischia ha un “ ipersviluppo o troppo sviluppo” ma nell’ isola stessa c’è un “ Nord” ed un “ Sud” con diversi sviluppo e diversa tutela. L’ isola deve fare i conti con i danni del terremoto del 2017 e delle alluvioni del 2009 e del 2022, della frana di Monte Vezzi del 2006 e di quella dei Maronti nel 1978. Il rischio sismico ed il rischio idrogeologico sono stati sottovalutati per 70 anni.
Nel 1972 nell’ isola d’ Ischia c’erano 217 alberghi di cui uno di lusso, 17 di prima categoria ed 8 di seconda. I posti letto erano 10.594. Oggi l’ isola dispone di almeno 500 esercizi alberghieri ed extra-alberghieri. Complessivamente ha un sistema alberghiero e commerciale di circa 900 imprese registrate alla Camera di Commercio.
UN ENTE PUBBLICO PER LA “ RICOSTRUZIONE”
L’ ERI dovrebbe avere i poteri dello “ stato di emergenza nazionale” per venti anni ed essere il soggetto ricevente dei finanziamenti pubblici di qualsiasi natura pubblica e privata per la Ricostruzione dell’ isola d’ Ischia che si propone con la sua unità e particolarietà naturale e storica Patrimonio dell’ Umanità dell’ UNESCO.
La “ fragilità” naturale ed economica dell’ isola d’ Ischia si unisce alla “ tragicità” degli eventi naturali catastrofici che hanno sconvolto la popolazione – soprattutto quella di Casamicciola – e dato un colpo distruttivo all’ economia turistica dell’ isola intera. Secondo le prime stime è necessario almeno un miliardo di euro per la “ Ricostruzione” dopo il terremoto e la grande alluvione. La prima richiesta del Commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini al Governo per il 2023 è di almeno 500milioni di euro mentre il Governo non è potuto andare oltre ad uno stanziamento di circa 50 milioni di euro ma con una “ ricostruzione a macchia di leopardo” perché non c’ è un “ Piano di Ricostruzione” approvato ed in esecuzione.
Casamicciola è socialmente ed economicamente distrutta. Le persone sfollate di fatto sono circa 1500 su una popolazione di circa 8 mila abitanti nel 2017. Circa 1000 abitanti si sono trasferiti in altri comuni isolani dopo il terremoto . Almeno 2/3 della popolazione attuale vive in un’area a rischio idrogeologico secondo un piano di protezione civile “ speditivo” ( cioè nato dopo la frana. Prima non c’era nulla).
Perfino il porto commerciale è chiuso alle navi-traghetto per insabbiamento del fondale.
Si possono “ azzardare” ulteriori proposte al Commissario di Governo: Ricostruire il litorale da Casamicciola a Lacco Ameno come agli inizi del ‘ 900 con l’ utilizzazione dello sversamento a mare del terreno confluito a valle dalla frana del 26 novembre in modo da proteggere le coste e ricostruire con ripascimento le spiagge. Affidare allo staff del sen. Arch. Renzo Piano un progetto di “ ridefinizione del mare e della montagna” dell’ isola d’ Ischia. Difesa delle Coste, Ripascimento delle Spiagge, pulitura immediata degli alvei dell’ Epomeo recuperando le opere di ingegneria idraulica realizzate dal Genio Civile dopo l’ alluvione del 24 ottobre 1910 sono parti contemporanee di un unico progetto di riqualificazione ambientale ed avviare la ricostruzione postsisma del 2017 con scelte urbanistiche coraggiose.
Chiamare il Genio Militare per il recupero di tutte le opere di ingegneria idraulica oggi abbandonate – lo sono state per oltre 60 anni ! - costruite dopo l’ alluvione del 24 ottobre 1910 e realizzare un corretto deflusso dalle acque dell’ Epomeo sulle coste dei sei Comuni isolani.
Di questi temi si parlerà al convegno su “Ischia e Mezzogiorno: Fragili e Tragici” che si terrà sabato 25 marzo 2023 con inizio alle ore 10.30 nella sala “ Sandro Pertini” delle Antiche terme comunali della Città d’ Ischia dove è allestita la Mostra fotografica e documentaria su “ Casamicciola: ieri e domani”.
Il convegno è promosso dall’ Associazione Internazionale Guido Dorso insieme all’ A.I.M – Alleanza Istituti Meridionalistici, la rivista Il Continente, la Bri-banca delle risorse immateriali,Comitato per la Rigenerazione dell’ Isola Verde,Lions Club di Ischia, Pro Loco Isola Verde.
Sarà coordinato dal prof. Francesco Saverio Coppola, segretario generale dell’ Associazione Guido Dorso, e vi prenderanno parte – dopo l’ indirizzo di saluto del sindaco d’ Ischia, Dottor Enzo Ferrandino – il dottor Franco Borgogna, il dottor Osvaldo Cammarota, il sindaco di Caivano, Enzo Falco,il prof. Achille Flora, il prof. Amedeo Lepore, i consiglieri regionali Fulvio Frezza e Giuseppe Sommese, il fondatore del Premio Ischia Internazionale di Giornalismo, Benedetto Valentino, l’ on. Salvatore Lauro già senatore della Repubblica, il Commissario di Governo all’ emergenza Ischia, on. avv. Giovanni Legnini ed il vice Presidente della Camera dei Deputati e già Ministro dell’ Ambiente, on. Sergio Costa.
Partendo dal “ Manifesto per Casamicciola che “ E” Ischia” sottoscritto il 22 gennaio 2023 da 30 cittadini si vuole disegnare un percorso con ampia partecipazione sociale ed istituzionale per ridare all’ isola d’ Ischia un futuro non solo di sviluppo e di benessere ma di tutela ambientale e di sicurezza per la gente dell’ isola e per le presenze turistiche.
Dopo l’ uragano occorrono scelte e decisioni coraggiose affinchè il mare ritorni tranquillo nel tempo breve per non avere altre morti innocenti e ritorni la socialità fra gli isolani e la vacanza per i turisti.