E’ vero che sono state determinate le rigide leggi della dinamica che, studiate a se stanti, lasciano insensibili ad ogni emozione, ma per me è incommensurabilmente meraviglioso il pensare che l’infinito movimento della Terra – non vi è numero grande come si voglia che possa indicare il cammino percorso - nella rotazione attorno a se stessa ed al Sole e nel Cosmo infinito avviene con consumo di energia pari a zero: non una molecola di petrolio, o metano, o carbone viene bruciata e non una particella, la più infinitesima che sia, di sostanza inquinante solida, liquida o gassosa viene immessa nello spazio infinito per conservare il suo moto. E ciò che avviene per la Terra avviene per ogni astro splendente di propria luce o irradiato sì da creare la infinita Armonia dell’Universo.
La Natura si è data o ha ricevuto, nessuno può mai dirlo, per la eternità questa legge universale ; se essa finisse di esistere, sarebbe l’apocalisse per l’intero Universo.
Eppure io sono sicuro che se la cultura ed il modello di sfruttamento della Natura ed il sistema di potere dominanti ad esso connessi lo potessero, collegherebbero qualche macchina diabolica al sistema Terra per utilizzare la immensa energia che è legata al suo movimento e la rallenterebbero e la porterebbero appunto all’apocalisse: naturalmente ciò è innaturale e nulla può modificare il sistema fuori dalla Terra e dalla sua orbita, se non per cause per noi imponderabili.
Ma non è così nello spazio proprio della Terra, quello della sfera della vita, e quello che la circonda e che consente la sua esistenza: mai come oggi il percorso scientifico, che, per tremila anni, ha accompagnato la ricerca dell’Uomo Sapiens Sapiens sulla Natura della Terra, riconduce come Verità e Necessità per la salvezza del Pianeta Vivente al Mito prescientifico, a Gea.
Gea è la primordiale vergine madre, generatrice ed espressione della Vita quale unità armonica delle leggi e della materia del Pianeta. In ascendenza diretta o indiretta il tutto, gli oceani, i mari, i monti, i fiumi, l'atmosfera, gli infiniti spettacoli e spazi di luci e di colori, la moltitudine illimitata di fiori e di alberi, gli dei e i semidei ed ogni specie vivente proviene da Essa che è al tempo stesso il riferimento indissolubile della Madre di tutti e Essenza stessa del suo Essere.
James Lovelock in “New Look at Life on Earth" coglie appieno questo ritorno al mito di Gaia e compiutamente individua nell’armonia delle correlazioni dello stare insieme delle forme di vita, ovvero della Biodiversità - non la chiama così Lovelock ma è il senso profondo del suo Pensiero- e delle componenti e delle condizioni geofisiche dell’intero Pianeta la ragione della esistenza della Vita, del tutto particolare verificatasi almeno nel sistema solare, solo per la Terra.
Da quando la prima cellula divenuta vita perché organica alla captazione funzionale delle radiazioni solari nel meraviglioso processo clorofilliano, la armonica evoluzione naturale della Biodiversità (mi piace di più questo cambiamento rispetto alla terminologia di Lovelock e di tantissimi altri scienziati che lo hanno condiviso) ha accompagnato la evoluzione e la espansione di essa: e l’ha sviluppata coprendola di Vita in ogni suo spazio: dopo un anno la prima cellula vitale si è raddoppiata, è divenuta più complessa, o l’uno e l’altro? e dopo un secolo ed ancora dopo un millennio ed un milione di anni e poi un miliardo di anni sempre più nuove forme di vita forme si sono formate e sempre più spazio della superfice della Terra si è adornato e si è data infinita bellezza: la Biodiversità e la sua armonia hanno creata la meraviglia di Gea e hanno portato all’evoluzione delle specie, fino alla genesi dell’Uomo. La Biodiversità e la sua armonia hanno ritrovato e immanentemente generato il tutto della Biosfera e del suo Corion, l’Atmosfera, per il cammino della vita.
L’Uomo è la forma più complessa di tutta la evoluzione della Vita sulla Terra; dalla nascita della Vita sul Pianeta è il solo Essere più potente della Natura stessa che l’ha generato, capace di cancellare potenzialmente con il nucleare civile e militare la vita stessa del Pianeta, e di alterare radicalmente l’armonia Biodiversità, Biosfera, Atmosfera fino a invertirne la natura del suo cammino.
La profonda crisi in atto di tale armonia è difatti il ritorno all’indietro del percorso della Vita del Pianeta; a quale tempo del lontano passato della Terra oggi siamo nessuno può dirlo, ma certo sono chiarissime non solo la direzione verso cui andiamo ma anche la velocità e l’accelerazione, impetuosamente crescenti, che hanno accompagnato questa inversione e se è complesso fissarne l’epoca della sua nascita – per le Americhe, l’Oceania, le calotte polari vicinissima a noi - certo possiamo dire . che negli ultimi due secoli, ed in particolare nell’ultimo mezzo secolo si sono radicalmente ridotte la predetta armonia e la Vita sul Pianeta di più di quanto avvenuto nella intera storia della esistenza dell’Uomo. Ma nulla si fa per arrestare il precipitare verso il ritorno ad una Terra senza Vita e palpita sempre di meno lo spirito d’Amore verso la Terra, come nostra comune Genitrice. La questione sembra non appartenere all’Umanità ed al suo futuro, ma essere di altro Pianeta.
Ed è ciò che ha caratterizzato ancora una volta il recente Consiglio Europeo del 20 e 21 marzo a Bruxelles e - sia nelle comunicazioni di Renzi che nella risoluzione finale- il dibattito alla Camera del 19 marzo scorso su tale Consiglio.
Per il Consiglio Europeo siamo purtroppo al fallimento completo: convocato e fortemente atteso su clima ed energia, il Consiglio ha eluso totalmente ogni discussione sulla importanza delle scelte da fare per arrestare il precipitare del Pianeta verso la catastrofe, sui conseguenti coerenti impegni del governi e delle politiche nazionali e comunitarie, e ha deciso di rinviare per il target per il 2030 – riduzione emissioni CO2 rispetto al 1990, percentuale copertura fabbisogno con fonti rinnovabili, efficienza e risparmio energetico - ogni scelta ad ottobre! E contestualmente, fatto sicuro di enorme gravità, ha delineato linee di indirizzo per lo ulteriore sviluppo delle fonti fossili: da una parte la pochezza politica della UE e dall’altra la totale sudditanza alle potentissime lobbies delle fonti fossili..
Per l’Italia, nella predetta seduta della Camera dedicata a tale Consiglio Europeo, il lunghissimo sproloquio del Presidente del Consiglio si è sviluppato per dire e cercare di convincere che avrebbe fatto tutte le cose che l’Europa aveva imposto al nostro Paese, sul piano dell’arretramento della democrazia e dei diritti, della economia a vantaggio dei potenti interessi oggi dominanti, non perché imposte ma per …il bene del Paese: non un accenno al Clima, oltre che all’Ambiente, sicché ascoltandolo sembrava che il terzo punto dell’ordine del giorno del Consiglio Europeo fosse energia e competitività industriale e non Clima ed Energia.
Né d’altra parte stavolta lo stesso Papa Francesco ha preso posizione e richiamato a nuovi forti impegni rispetto al passato: un silenzio nuovo che purtroppo non può passare inosservato perché il Clima è la sintesi, senza frontiere, dei processi naturali e di tutte le attività umana che hanno interessato ed interessano il nostro Pianeta.
I cambiamenti climatici mutano i microcosmi con i loro peculiari habitat come gli immensi spazi del mare e degli oceani, delle calotte polari e delle pianure e delle vette.
Il surriscaldamento cancella le nicchie della scarpetta della madonna, meravigliosa orchidea povera, della genziana, orgogliosa della unicità della sua veste, del miosotis e della stella alpina, così care al loro ritrovare in sito noto con la mia amata Ileana.
Apocalittiche sono tante scientifiche e ponderate previsioni sulla geografia naturale e sulla biologia, sulla economia e sulla società umana del Pianeta se si superano determinate soglie di aumento della temperatura del Pianeta, fissate da molte ricerche già in soli due gradi; scenari di conseguenti effetti valanga - l’una causa che fa sorgere o accelera altra causa del surriscaldamento - e di irreversibilità appaiono sempre più tangibili..
E’ così passata la scelta di far fallire anche il Consiglio Europeo del 20 e 21 marzo scorso!
Una scelta che dovrebbe spaventarci, forse terrorizzarci: ma così non è. Ed è forse questa la domanda più importante: perché ciò avviene?
Sicuramente vi è al fondo una filosofia “positivista” del progresso che ci accompagna ormai dalla metà dell’Ottocento fondata sul Pensiero Guida della totale fiducia nella scienza e nel progresso scientifico-tecnologico, per cui il “subconscio” della gran parte della Umanità pensa che l’Uomo comunque troverà la “soluzione” e che anche i più catastrofici dei rischi annunciati non si verificheranno mai. Ciò significa riproporre la uscita dalla attuale epocale crisi sulla ripresa ed il rilancio dell’attuale modello economico, produttivo, di sviluppo e di società. Un tale positivismo del progresso della Umanità, ovvero della superiorità dell’Uomo rispetto alla Natura e del conseguente primato della economia e dei mercati rispetto alla ecologia, non potrà mai accettare la limitatezza delle risorse disponibili e della recettività del pianeta, ovvero quella che ho chiamato la “insostenibilità dello sviluppo sostenibile”; accettarla significherebbe cancellare la crescita (naturalmente nel significato che la accompagna nell’economia capitalista) in totale contraddizione con essa. La soluzione di ignorare, come oggi fa in Italia Renzi nelle scelte politiche, economiche e produttive, tale insostenibilità, riproponendo un “ positivismo sempre più temporalmente astratto perché estraneo alla realtà del Paese” non fa altro che accelerare ed accrescere la insostenibilità stessa e di conseguenza la infinità dei problemi oggi presenti a partire proprio da quello del Lavoro, che invece viene posto a sacra ed intoccabile copertura di scelte profondamente negative per il Paese.
Ma la sostanziale assenza di una reale, fortemente inquietante preoccupazione per il fallimento del Consiglio Europeo e più in generale delle Conferenze sul Clima che in questi anni si sono succedute, ben diciannove!, deriva anche della profonda mistificazione del valore dei dati che vengono esposti: l’ho detto tante volte, ma ripeterlo, io come più autorevolissime voci della mia, sempre in ogni occasione è di fondamentale importanza per contribuire a sconfiggere la martellante, continua disinformazione portata avanti dalle potentissime lobbies delle fonti fossili e del nucleare e del potere politico ad esse associato.
Se nelle Comunicazioni alla Camera sul Consiglio Europeo, Renzi supera in una sfrenata demagogia ogni limite di pudore e di codice etico con il richiamo ad Alex Langer per cercare di pittare di verde scelte totalmente opposte al Suo pensiero e che avrebbe combattuto con massima energia, è incredibilmente assurdo che nella risoluzione finale della “maggioranza” sulla predetta comunicazione di Renzi si possa affermare che ,” il pacchetto clima ed energia per il 2030, adottato dalla Commissione europea, (riduzione del 40 per cento delle emissioni climalteranti rispetto ai livelli del 1990, 27 per cento della quota di rinnovabile e un target indefinito per l'efficienza energetica) porti obiettivi ambiziosi che permettono di rimanere nella traiettoria che consente il rispetto degli obiettivi di riduzione delle emissioni all'80-95 per cento rispetto al 1990 fissato dall'Unione europea per il 2050”.
E’ poi incredibilmente assurdo che un Parlamento della Comunità Europea, quello italiano, ignori totalmente che il Parlamento Europeo a larga maggioranza, con 314 voti a favore, 263 contrari e 26 astensioni, ha votato il 4 febbraio scorso, una risoluzione sicuramente ancora inadeguata rispetto alla gravità dei rischi del pianeta, ma che sconfessa radicalmente la bontà del pacchetto clima della commissione ponendo come obbiettivi entro il 2030, una riduzione del 40% delle emissioni di CO2 ed un aumento del 30% della quota delle energie rinnovabili ed un obiettivo del 40% per l’efficienza energetica.
Non certo la ignoranza ma solo una scelta finalizzata e totalmente asservita agli immani interessi delle potentissime lobbies energetiche può giustificare l’assenza di tale risoluzione del Parlamento Europeo nella risoluzione di quello italiano: il Parlamento europeo non conta nulla per il Parlamento Italiano!!
Così come è incredibilmente assurdo che nella “risoluzione della maggioranza” approvata non si faccia alcun riferimento alla critica profonda al pacchetto clima della Commissione Europea fatta da tutte le associazioni ambientaliste e da forti e partecipate petizioni come quella nostra della Rete Campana per la Civiltà del Sole e della Biodiversità: “l'Europa contribuisca alla salvezza del Clima"
Bisogna dunque smascherare le menzogne e fare conoscere la verità, che è quella di altissimo rischio di una atmosfera già fortemente piena di gas serra al limite della catastrofe.
Pascal per dimostrare la legge che da lui prende nome - per cuiun aumento nella pressione in un punto di un fluido confinato, viene trasmesso anche ad ogni punto del contenitore ovvero che la pressione esercitata in un punto qualsiasi di un fluido si trasmette in ogni altro punto del fluido con la stessa intensità, indipendentemente dalla direzione realizzo – fece questo esperimento:
prese una botte (se vogliamo ripetere l’esperimento può essere grande quanto si vuole, ma noi scegliamo per semplicità….1000 litri) e su di essa pose un tubo verticale (di pochi centimetri di diametro) alto 10 metri; cominciò a versare nella botte grande ancora una botte, ma più piccola, 750 litri e poi una barrique da 225 litri e poi un barile da 15 e poi mezzo barile da 7,5 e poi un fiaschetto da 1,5 e poi mezzo fiaschetto da 0,75, e poi un quartino da 0,25 fino al totale riempimento della botte: la botte tenne benissimo per il primo versamento grandissimo da 750 l e bene per il versamento della barriques da 225 l, ancora sufficientemente per i versamenti del mezzo barile e poi del fiaschetto, e mezzo fiaschetto ed il quartino, con crepe sempre pià crescenti. Quando la botte fu tutta piena prese un mezzo quartino, 0,125 e lo versò nel tubo verticale e la botte mantenne ancora, anche se lacrimando da più parti; si fece coraggio Pascal e versò nel tubo verticale solo un bicchierino d’assaggio da 0,06 litro. La botte , che aveva mantenuto benissimo al versamento di 750 litri, si sfasciò di colpo e per ogni sua parte per un piccolo assaggio di soli 6 centesimo di litro.
L’atmosfera che circonda la terra è proprio come la botte di Pascal; dall’inizio della era industriale e soprattutto nell’ultimo mezzo secolo abbiamo inviato nell’atmosfera quantità enormi di veleni e di gas serra che sommandosi costantemente nel tempo hanno esaurito o stanno esaurendo la sua capacità recettiva; non sappiamo certo il livello esatto di tale esaurimento, ma il forte aumento della temperatura media del Pianeta, gli sconvolgimenti meteorogicici e della natura, della immagine e della condizione geomorfologica di vastissime aree del pianeta, lo scioglimento dei ghiacciai e delle calotte polari, il valore della CO2 nell’atmosfera che ha raggiunto quello di tre milioni di anni fa, la immane perdita della Biodiversità ci dicono chiaramente che siamo non lontani dal bicchierino limite dell’inquinamento e delle emissioni di gas serra della botte di Pascal, che fa scoppiare il Pianeta: resta cioè ben poco della immensa ed allo stesso tempo limitata capacità del Pianeta e della sua atmosfera di mantenere la armonia della vita di cui parlavo all’inizio di questo contributo: l’unica via possibile per cercare di arrestare la apocalisse è perciò partire per ogni scelta sul clima e sull’energia da tale inderogabile necessità di salvare questo poco che resta di tale armonia.
Alla Camera in Italia e al Consiglio Europeo è avvenuto il contrario di tutto questo e hanno prevalso ancora una volta interessi opposti alla salvezza del Clima, della Biodiversità, della Umanità e del Pianeta: ciò naturalmente ha ineludibili gravi e preoccupanti conseguenze e rafforza oltre ogni misura la natura e la identità della crisi a partire proprio dal punto di più alto svilimento della dignità umana, la esclusione dal Lavoro come finalità della crescita e del progresso della intera Società.
Tutto ciò richiama la urgente necessità di agire per far crescere la consapevolezza della gravità della crisi del Pianeta, l’Amore per esso e la sensibilità per la sua salvezza, così da far divenire egemonici e vincenti gli obbiettivi e le azioni che vanno in tale direzione a partire dalle prossime annunciate scadenze del Vertice di New York del prossimo 23 settembre promosso da Ban Ki-Moon per rilanciare l’azione globale sul clima,e delle due conferenze ONU sul clima di Lima del prossimo dicembre e di Parigi del 2015.
L’Universo Intero vive della energia che per inerzia si rinnova istante per istante; il Sole inviandoci i suoi raggi ci chiede di immedesimarci in questa divina legge della rinnovabilità.